Tornare all’ovile. Ora cheBerlusconi ha recuperato smalto e che per il centrodestra c’è aria di vittoria, è una tentazione forte, anzi fortissima. Così il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, sottobraccio al coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano, si è presentato a Palazzo Grazioli, al cospetto del Cavaliere. In ballo ci sono le elezioni politiche e a ruota, anche le Regionali. Lui, il primo cittadino teatino, fresco sposo e militante un po’ critico di Alternativa popolare, ci sta facendo un pensierino. Anche perchè se aspettasse di concludere l’esperienza da sindaco per darsi una prospettiva, dovrebbe arrivare al 2020, e in quella data non ci sono elezioni in vista. Così oggi ha reso ufficiale la sua decisione: torno in Forza Italia, ha scritto in un comunicato.
Umberto Di Primio
“Che vuoi fare?”: è questa la domanda che Berlusconi sta facendo a tutti quelli che si presentano da lui in questi giorni, provenienti dal centrodestra, dalle liste di centro, dai forzisti passati con Alfano, da tutti personaggi in cerca di un posto al sole, Parlamento o Regioni che siano. E che ha fatto anche a lui. E a quanto pare Di Primio, anche per cortesia nei confronti di Paganoche lo aveva accompagnato e che non vede l’ora di candidarsi, ha risposto che no, il Parlamento non gli interessa ma la Regione magari sì. Berlusconi a quel punto gli avrebbe spalancato le porte.
Pagano con Berlusconi
E in Abruzzo è stato un apriti cielo: da parte degli azzurri ex suoi amici come Mauro Febbo eFabrizio Di Stefano che hanno appreso la notizia da fonti romane, e che naturalmente adesso rimproverano a Pagano di avere fatto tutto aumma aumma; ma anche nei confronti dello stesso Di Primio che con i due aveva stretto un patto di ferro che prevedeva una specie di divisione di ruoli, uno al Parlamento l’altro alla Regione il terzo sindaco. Patto tradito col passaggio di Di Primionel partito di Federica Chiavaroli.
Insomma, nervosismo a mille ora che si comincia a parlare di candidature e di poltrone. E che vista l’aria di vittoria, in tanti meditano di tornare a casa. Non è da escludere la tentazione neppure per la sottosegretariaFederica Chiavaroli, vista di recente all’Aquila a festeggiare la vittoria di Pierluigi Biondi insieme a Nazario Pagano.
E il sindaco di Chieti, di ritorno da Roma, ha riunito i suoi fedelissimi e li ha messi al corrente della volontà di tornare tra le braccia del Cavaliere, prospettando loro le due strade: la candidatura al Parlamento, che comporterebbe meno ripercussioni sul Comune, visto che si dovrebbe dimettere solo una volta eletto; e quella a presidente di Regione, per la quale però dovrebbe dimettersi sei mesi prima della candidatura. E nel formulare le due ipotesi, ha anche indicato i suoi due possibili successori alla carica di primo cittadino: o Colantonio oGiampietro.
Di Primio con Febbo e Di Stefano
A quanto pare i suoi sostenitori lo hanno messo di fronte a una prospettazione più realistica: la candidatura a presidente di Regione sarebbe difficilmente sostenibile da parte di un sindaco che ha cavalcato il campanile fino a insultare ripetutamente i pescaresi definendoli “pescivendoli” o lo stesso allenatore del Pescara Zeman“mezzo rom”, e senza i voti della città più grande d’Abruzzo lui non potrebbe andare da nessun parte. Quindi si dovrebbe accontentare della candidatura a consigliere regionale, ma a quel punto Di Primio preferirebbe restare a fare il sindaco.
Chiavaroli e Pagano con Biondi e Liris all’Aquila
ps1: Ce n’è abbastanza comunque per provocare una grande maretta nelle fila di Forza Italia dove sia i consiglieri regionali che i parlamentari lo considerano il “traditore”, e dove i posti in palio alle prossime elezioni sono pochissimi.
ps2: Che il traditore adesso possa aspirare a una poltrona ambitissima, come quella di presidente di Regione, o di parlamentare, li ha fatti schierare in trincea: contro di lui ma anche e soprattutto, contro Pagano.