Tutti i segreti e le (future) novità del Fla. Parla D'Aquino


Il direttore fa il bilancio del Festival dei Libri più famoso d'Abruzzo


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
16/11/2018 alle ore 20:36



Il Festival di Libri e Altre cose, meglio noto come Fla, ha raggiunto anche quest'anno grandi numeri in termini di pubblico, confermandosi uno degli eventi abruzzesi più attesi dell'anno. Ma quali sono i segreti del successo del Fla? Il direttore del Festival e dell'agenzia Mente Locale Vincenzo D'Aquino, in questa conversazione con Impaginato.it illustra le ragioni della fortuna di un evento giunto alla sua 16esima edizione.

Anche quest’anno il Fla ha avuto un grande successo. Quale il bilancio del Festival 2018?
Soddisfattissimi. È stato un FLA incredibile, capace di risultati eccezionali e decisamente più grandi dei tempi e delle risorse che abbiamo effettivamente a disposizione per realizzarli. Abbiamo chiuso la XVI edizione della rassegna registrando oltre 30.000 presenze, distribuite fra i grandi e i piccoli eventi che per quattro giorni hanno riempito diversi spazi della città con presentazioni di libri, incontri sulla musica e sul fumetto, film, reading e spettacoli, dibattiti e interviste. E poi ci sono gli oltre 1.200 libri venduti dalla libreria del festival, le circa 200mila visualizzazioni per il sito e quelle, che hanno superato il milione, per la pagina Facebook: non voglio ridurre tutto alle cifre, ma si tratta di numeri davvero giganteschi. 

Quali sono a suo avviso i punti di forza del Festival giunto alla 16esima edizione?
La qualità degli ospiti in cartellone, una comunicazione efficace e la virtuosa collaborazione fra pubblico e privato, che insieme si occupano di promuovere attività culturali sul territorio. E poi i volontari del festival, 150 ragazze e ragazzi straordinari per impegno, passione, entusiasmo. In generale, quello che noto è che c'è in giro tanta voglia di partecipare, di stare insieme, di spazi dove confrontarsi e formarsi. Pescara è un'altra città, quando c'è il FLA, mi dicono in tanti. In realtà Pescara è sempre la stessa, noi creiamo semplicemente le condizioni perché delle cose possano succedere, perché delle energie si rimettano in circolo, e molto di tutto questo ha a che fare con la dimensione inclusiva e partecipativa del festival, con quello che succede “intorno” agli incontri e non soltanto “durante” gli incontri. Di questo progetto coraggioso, di questa esperienza preziosa che è il FLA, noi non siamo altro che i semplici custodi. Il FLA è della città, e la città lo sa.

C’è qualcosa che cambiereste del FLA o che vorreste migliorare?
Ci interessa senz'altro sviluppare la parte progettuale del festival, quella che va al di là dell'evento e a cui stiamo lavorando, orgogliosamente, da tempo, anche costruendo dei momenti “FLA” durante tutto il resto dell'anno, come nel caso della Giornata Mondiale del Libro ad aprile, per esempio.

Per l'edizione del 2019 avete già pensato di introdurre qualche novità?
C’è una questione importante su cui bisognerà ragionare nei prossimi mesi, ovvero quella degli spazi: quelli su cui il FLA ha contato finora stanno diventando insufficienti, nonostante la contemporaneità di diversi eventi, per soddisfare le esigenze di tutto il pubblico interessato al festival. Nel caso di Samantha Cristoforetti, per esempio, in cui erano arrivate il doppio delle persone che la sala poteva ospitare, si tratta dello spazio più grande della città, che può contenere poco meno di 1000 persone. E il centro di Pescara non possiede spazi alternativi di dimensioni sufficienti. Per questo stiamo pensando a un sistema di preregistrazioni o di vendita di biglietti a una cifra molto ridotta: il tema ci è chiaro, la strada da seguire non ancora. Abbiamo dieci mesi di tempo per pensarci, per fortuna.

Progetti o iniziative future?
Anche se adesso non saprei proprio dirvi come, so che l'anno prossimo io e i miei amici di Mente Locale faremo un FLA ancora più bello. Fino a quando avremo, dentro e intorno a noi, tutto questo amore e questa passione, il FLA più bello sarà sempre quello ancora da fare.

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