Melilla su assoluzione Chiodi: "Quanto fango gettato su politica e partiti"


L'ex parlamentare Sel commenta l'assoluzione dell'ex presidente della Regione Abruzzo


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
16/11/2018 alle ore 18:39



L’ex parlamentare Sel Gianni Melilla torna sull’assoluzione dell’ex presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, ricordando come le vicende giudiziarie di quel periodo sulle cosiddette “spese pazze” dei consigliere della scorsa legislatura ebbero una eco tale sulla stampa regionale e nazionale da formare l’opinione dei cittadini sulla Regione Abruzzo e più in generale, sui politici. 

Nella nota dell’ex deputato si legge: “I qualunquisti ( mai chiamati populisti perché il popolo è una cosa seria e i populisti veri, quelli russi dell'Ottocento erano rivoluzionari che pagavano con la vita, come il fratello di Lenin, che fu impiccato, la loro lotta contro lo zarismo) sono stati i beneficiari elettorali e politici di quel clima di odio e disprezzo verso la politica e i partiti. Quei giornalisti che hanno soffiato sul fuoco dell'antipolitica con argomenti spesso falsi e pretestuosi dovrebbero riflettere sulla loro campagna contro partiti e istituzioni.
Libri e articoli, trasmissioni televisive, nuovi "politici" e jene di ogni risma , hanno picconato la democrazia rappresentativa e la politica. É il risultato oggi è una cultura popolare prevalente  fondata sul nazionalismo, sulle promesse elettorali non realizzate ma che hanno rubato i voti, sulla demagogia e la lotta all'Europa ( e non invece a chi ha diretto le politiche europee della austerità, che niente però ha a che vedere con l'idea giusta e lungimirante della Unione Europea ).
Chiodi, Castiglione e Gatti escono dunque assolti, hanno pagato un prezzo politico grave e personalmente immagino la loro sofferenza durata tanti anni. Lo stesso in questi anni é successo a tante altre persone delle Istituzioni. Riflettiamo tutti. Chi ha condannato a priori strumentalizzando politicamente questa inchiesta,  chi ha sparato i mostri in prima pagina, almeno chieda scusa e dia lo spazio giusto alla notizia della assoluzione .  Ma così non sarà purtroppo. E molti continueranno nella loro vocazione giustizialista ( salvo quando ci capitano loro e si scagliano contro chi si è comportato male, ma dimenticando quello che in questi anni hanno fatto ogni qualvolta c'è stata una inchiesta penale che riguardava politici e persone delle Istituzioni)”. 

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