Università dell'Aquila: ecco le precisazioni di Tiberti sul caso Di Orio


"La riduzione della pena e la revoca della interdizione dai pubblici uffici è stata determinata esclusivamente dalla intervenuta prescrizione"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
13/11/2018 alle ore 15:18



In riferimento alle dichiarazioni dell’ex rettore dell'Università dell’Aquila, Ferdinando Di Orio, in merito alla sentenza della Corte di appello di Roma, che nei giorni scorsi lo ha visto protagonista di una condanna a 2 anni e mezzo di carcere con l’accusa di induzione indebita nei confronti del suo ex amico e docente del medesimo Ateneo, Sergio Tiberti, quest’ultimo ha precisato: "La riduzione della pena e la revoca della interdizione dai pubblici uffici è stata determinata esclusivamente dalla intervenuta prescrizione dei reati commessi sino al 30 settembre 2008".

Infatti all’inizio il Tribunale di Roma aveva condannato in primo grado Di Orio a tre anni; in seguito a tale condanna l’ex rettore è stato sospeso dall’insegnamento e dallo stipendio.

Ma successivamente Di Orio aveva richiesto la riduzione della pena e la possibilità di essere giudicato dopo la Cassazione.

Ha quindi continuato e spiegato Tiberti: “Dunque, Di Orio si è giovato esclusivamente del tempo trascorso fra la sentenza di primo grado e quella di appello; inoltre, la provvisionale non è stata affatto ridotta visto che la Corte, pur dichiarando la prescrizione dei reati commessi sino al 30 settembre 2008, ne ha comunque riconosciuta la piena sussistenza agli effetti civili”

Ha infine concluso Tiberti: “Di Orio è stato altresì condannato alla rifusione delle spese di lite maturate nel grado di appello".

twitter@ImpaginatoTw