Il movimento culturale e politico “Il Popolo della Famiglia”, fondato da Mario Adinolfi l'11 marzo 2016 insieme ad altri protagonisti dei Family Day, ha presentato lo scorso 9 novembre, presso la Corte di Cassazione di Roma, il testo della proposta di legge, di iniziativa popolare, per l’istituzione del reddito di maternità: mille euro al mese alle donne che decidono di dedicarsi in via esclusiva alla cura dei figli e della famiglia.
Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni, decorreranno i 180 giorni entro i quali il PdF raccoglierà le cinquantamila firme necessarie per la presentazione del testo alle Camere.
Con la proposta di istituire il reddito di maternità - di mille euro al mese – si realizza quel percorso che caratterizza il movimento, cristianamente ispirato, che si schiera per portare avanti la lotta a favore della vita, dal concepimento al suo termine naturale, a sostegno della libertà educativa della famiglia naturale e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà.
Ecco nel dettaglio la Proposto di Legge: Istituzione dell’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare
Articolo 1. Si istituisce l’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare. Tale indennità, pari a dodicimila euro annui netti privi di carichi fiscali o previdenziali, è riconosciuta su richiesta, da avanzare presso il Comune di residenza, alle donne madri cittadine italiane. La richiesta dell’indennità di maternità può essere avanzata dalle aventi diritto entro quindici giorni dalla nascita di un figlio (o figlia) o dalla sentenza di adozione che riconosce una maternità adottiva. Per ogni bambino può essere prodotta unicamente una domanda da una sola donna. Tale donna otterrà l’indennità di maternità per i primi otto anni di vita del figlio in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli. In caso di assunzione di impegni lavorativi esterni alla cura familiare, l’indennità di maternità si interrompe. La durata di otto anni riparte alla nascita di ogni figlio. Alla nascita del quarto figlio l’indennità riconosciuta alla madre diventa vitalizia. L’indennità è vitalizia anche in caso di nascita di figlio disabile, sempre in occorrenza del pre-requisito della attività esclusiva di lavoro di cura familiare scelto dalla donna madre. Per l’indennità di maternità sono stanziati 3 miliardi annui dal fondo della presidenza del Consiglio per la famiglia e le pari opportunità nel triennio 2020-2022.
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