Le polveri sottili arrivano…in Senato. Masi (Mns): "Grande soddisfazione"


San Vitaliano simbolo del territorio campano dove gli sforamenti sono stati all'ordine del giorno


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
10/11/2018 alle ore 09:15



Portare avanti una battaglia con caparbietà alla fine paga. È il caso della questione polveri sottili, che da anni è stata al centro di dure battaglie a causa dei continui sforamenti nel territorio campano. La vicenda è approdata in Senato, con l’atto n.3-00344 del 6 novembre 2018 nella seduta n.54, tramite il senatore Claudio Barbaro della Lega, candidato nelle sue fila in quota Movimento Nazionale per la Sovranità.

Il senatore ha posto quesiti al ministro Costa sull’allarmante fenomeno che da tempo ormai rende inquieti gli abitanti della provincia di Napoli e Caserta. Si tratta di un risultato importante ottenuto grazie alla caparbietà del vice segretario regionale Mns nonché presidente dell’associazione Centuria Ets Stefano Masi

 

IL TESTO DELL'ATTO

Nel documento dell’interrogazione si può leggere: “E' dal 2015 circa che il territorio compreso tra la provincia di Napoli e di Caserta, registra, tramite le centraline Arpac installate in vari comuni della zona, continui sforamenti dei limiti di legge, per quanto riguarda la presenza in atmosfera di polveri sottili, in particolar modo PM10 e PM2.5, raggiungendo punte anche del doppio rispetto a quelli consentiti. Le percentuali maggiori di sforamenti da polveri sottili si registrano specialmente nelle stazioni di rilevamento installate dall'Arpac, e presenti ad Acerra Scuola Caporale, Pomigliano D'Arco zona Asi e San Vitaliano Scuola Marconi, ma il problema sembra essere maggiormente rappresentato nell'intero territorio dell'Agro-nolano, zona esistente in continuità della cosiddetta "Terra dei Fuochi”. Alla situazione già critica, persistente ormai da alcuni anni, va a sommarsi anche l' incidenza, inquietante, di incendi scoppiati in diverse strutture per la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti, proprio nel 2018. Tra gli esempi a cui si può fare riferimento c'è l'incendio del deposito della società Ecologia Bruscino e Ambiente Srl, dello stesso gruppo a San Vitaliano (Napoli), scoppiato il 2 luglio 2018, dopo il quale è stato fatto un sopralluogo da parte del ministro Costa in persona, e per il quale restano ancora sconosciute le cause. A seguire, nel mese di settembre, si registra l'incendio di Pastorano (Caserta) del deposito per stoccaggio rifiuti della Gesia presso il Polo tecnologico ambientale, quindi l'incendio di Marcianise, presso la Lea Srl del 24 ottobre 2018, dove alcuni testimoni riferiscono di esplosioni precedenti lo scoppio dell'incendio, si presuppone molotov, ma le indagini sono ancora in corso, ed in fine a bruciare, l'impianto CDR di San Tammaro, che si trova vicino al carcere di Santa Maria Capua Vetere, il 1° novembre 2018.” In sostanza, con tale quesito si richiedono controlli in tutte le aziende del territorio che potrebbero emettere potenzialmente polveri sottili, oltre che CO2, nell’atmosfera e si chiede di sapere quali iniziative verranno intraprese rispetto alla sequenza di roghi nei depositi  di stocca. 

 

MASI

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per quanto siamo riusciti a fare - commenta Stefano Masi - Questa interrogazione al Senato è il culmine di un lavoro che dura oramai da 3 anni. Sono stati anni di battaglie, anni duri di porte sbattute in faccia. Ci siamo scontrati con un muro di gomma da parte sia della Regione sia delle altre autorità locali e finalmente siamo riusciti a portare questa problematica in Parlamento. Per noi è davvero motivo di orgoglio e soddisfazione. Ringraziamo il senatore Claudio Barbaro e tutto il Movimento Nazionale per la Sovranità che ci hanno dato questa possibilità. Ho iniziato semplicemente come presidente di alcune associazioni ambientali e si può dire che ho cominciato a far politica per cercare di portare tale questione a un livello più alto. Ci sono riuscito. Ci tengo a sottolineare che questa è soprattutto una battaglia per la salute di tutti noi cittadini. Siamo centinaia di migliaia esposti a questo tipo di problema. Le incidenze tumorali sono aumentate tantissimo dalle nostre parti rispetto agli anni ’80. Non posso dire che la causa siano le polveri sottili ma è sicuramente una concausa. Mi auguro si possa far luce su quanto sta succedendo dalle nostre parti”. 

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