Ex Fea, tutti i dettagli sulla denuncia di Delfino: "La Regione svende"


Il consigliere a riposo della Corte dei Conti ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Pescara


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
09/11/2018 alle ore 07:57



Esposto alla Procura della Repubblica da parte dell’on. Raffaele Delfino, consigliere a riposo della Corte dei Conti, che contesta alla Giunta Regionale d’Abruzzo di svendere l’ex Fea, complesso sito sulla riviera di Pescara. 

“La Giunta Regionale dell'Abruzzo”, scrive Delfino nel testo dell’esposto, “proprietaria del Complesso Immobiliare denominato “Ex Fea” - sito in Pescara, Lungomare Matteotti - con D.G.R. n. 765 del 19 settembre 2015 ha stabilito di ‘assumerlo quale bene patrimoniale da rendere funzionale per il potenziamento culturale, sociale e turistico della città di Pescara’. Con successivo D.G.R. n. 556 del 30 agosto 2016 è stato approvato lo schema di avviso per una ‘Indagine esplorativa finalizzata all'acquisizione di manifestazioni di interesse per la valorizzazione, mediante concessione in uso gratuito del Complesso Immobiliare denominato Ex Fea’. Conclusasi negativamente tale indagine, la Giunta Regionale, con censurabile uso del potere delibera ‘l’assegnazione a soggetti qualificati del diritto di utilizzare l'immobile anche a fini economici per un periodo determinato di tempo a fronte della sua riqualificazione, riconversione funzionale e manutenzione ordinaria e straordinaria sempre per il potenziamento culturale, sociale e turistico della città di Pescara’: deliberazione n. 784 del 20 dic. 2017 che si concretizza con il ‘progetto di riqualificazione presentato dal presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, con il segretario particolare Enzo Del Vecchio, il vicesindaco Antonio Blasioli, Erman Bolsoni, presidente del Efc-Consorzio fra costruttori di Reggio Emilia aggiudicatario della gara’ (Il Messaggero del 25 ottobre 2018 in allegato): ‘A breve dunque la stipula del contratto per l'avvio dei lavori che dovranno essere terminati in 3 anni, per 49 anni di concessione e un canone concessorio alla Regione di 15 mila euro annui’. L'area destinata a ristorante, mercato alimentare, offerte enogastronomiche locali e regionali ‘sulla scia di luoghi simili in Italia e in Europa’. Allarma la disinvoltura con la quale i responsabili istituzionali del territorio operino contro l'interesse delle attività di ristorazione degli stabilimenti balneari che risulterebbero gravemente danneggiati dalla nuova iniziativa che nulla ha a che fare con il mare e che minerebbe la loro sopravvivenza”.

Delfino conclude così la sua denuncia: “Lo scrivente si permette di sottoporre alla S.V. la circostanza della diversa destinazione urbanistica dell'area Ex Fea: ‘le Norme Urbanistiche di competenza del Comune di Pescara - P.R.G. 2007 e successive varianti - approvato con D.C.C. n. 04-2007 e successive varianti e aggiornamenti - destinano l'area ai seguenti fini: Art. 50 - Sottozona F1 - Verde Pubblico - Parco Pubblico’. Né risultano allo scrivente iniziative per un iter di variante al P.R.G…”

 

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