E alla fine, almeno un po’, Andrea Gerosolimo si è ammorbidito dopo l’incontro di lunedì pomeriggio col governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Un incontro che è servito ieri al centrosinistra a tornare in aula con una maggioranza almeno all’apparenza compatta. Persino l’assessore Donato Di Matteo, uno dei tre ribelli (con Gerosolimo e Mario Olivieri) che ha fondato “Abruzzo insieme”, si è presentato in Consiglio regionale anche se soltanto il tempo necessario a far approvare la legge sui cosiddetti “ripostigli”, la norma che consente il cambio d’uso abitativo ai locali destinati a dispense, superfici accessorie e agli scantinati.
I ribelli
Ma ammesso che i tentativi di ricucire tra Pd (costretto lunedì a rinviare per l’ennesima volta la direzione regionale) e ribelli vadano in porto, la polemica vera ieri è scoppiata in Consiglio per la variazione di bilancio: 2,5 milioni di euro sono andati di nuovo alla Saga, la società di gestione aeroportuale, per iniziative di promozione turistica, mentre altri 400 mila euro sono stati assegnati ad Abruzzo engineering e al Crab. Gli agricoltori che hanno protestato ieri davanti all’Emiciclo si sono dovuti accontentare di 215 mila euro.
Contro i soldi alla Saga si sono schierati i Cinquestelle:
“A fronte di 10 milioni di euro nel 2015 e di 4 milioni nel 2016 stanziati da Regione Abruzzo in favore di Saga, società di gestione aeroporto, il numero dei passeggeri è comunque sceso di 100mila unità (dati Assaeroporti) e oggi ci presentano un altro stanziamento di 5 milioni, tagliando il trasporto pubblico locale. E’ inutile buttare in un pozzo senza fondo soldi pubblici – protestano i pentastellati – con la promessa che ogni volta sarà l’ultima. Quello che serve sono politiche volte alla rinascita dell’Aeroporto d’Abruzzo sfruttando la funzione primaria che dovrebbe avere ogni aeroporto internazionale: una promozione turistica mirata soprattutto ai paesi esteri, che possono e devono iniziare a vedere nell’Abruzzo una regione appetibile per paesaggio e servizi”.
I consiglieri cinquestelle
Ma le loro sono rimaste voci isolate. Persino il centrodestra, alla fine, e nonostante la bagarre in aula, sui finanziamenti alla Saga si è astenuto.
ps1: Ma quelli non sono soldi sottratti soltanto al trasporto pubblico locale: ci sono anche le cosiddette refluenze delle cartolarizzazioni della sanità. Crediti che dovrebbero finire sul bilancio della sanità e invece adesso prenderanno altre strade.
ps2: No, non è la prima volta: anche a luglio dello scorso anno la Regione staccò un altro assegno per la Saga di 4 milioni di euro che trovarono copertura nel bilancio 2016 debitamente variato, grazie alle refluenze della Fira su cartolarizzazioni Cartesio e D’Annunzio. La storia, a volte, si ripete.