Giù il sipario sull’undicesima edizione del Festival mediterraneo della Laicità, organizzato dall’Associazione Itinerari Laici, in collaborazione con la Tavola Valdese e LabOnt Torino. Al termine dei lavori è stato reso noto il nome del vincitore del premio “Laici per il Mediterraneo” di questa undicesima edizione. A ricevere l’ambito premio 'Laici per il Mediterraneo 2018' è stato Maurizio Mori.
Maurizio Mori è professore ordinario di bioetica al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Direttore del Master in Bioetica, Pluralismo e Consulenza Etica dell’università di Torino, presidente della Consulta di Bioetica Onlus e direttore di Bioetica, rivista interdisciplinare, che ha fondato nel 1993. Coordinatore dal 1985 della sezione Bioetica del centro studi “Politeia” di Milano, è inoltre dal 2018 membro del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Mori è anche autore di 10 libri e oltre 400 articoli di bioetica e di filosofia morale pubblicati sulle principali riviste italiane e internazionali.
Ecco le sue parole: “La nascita della bioetica si accompagna a quella particolare declinazione del grande processo della secolarizzazione che si è verificata nell’ultimo quarto del secolo scorso”. Con “secolarizzazione” ha inteso il disincanto del mondo che è proprio della visione laica.
Sono le biografie a possedere unico ed indiscutibile valore, e la vita meramente biologica è equiparabile ai processi fisico-chimici.
La riflessione laica, lungi dall’essere limitata a un settore specifico e limitato, investe problemi di ampio respiro e centrali per il futuro della società umana, che il Festival mediterraneo della laicità vuole continuare a proporre.
Silvana Prosperi, presidente dell’associazione Itinerari Laici, ideatrice del Festival, ha dichiarato: "In queste tre giornate centrali del nostro Festival, studiosi, filosofi, scienziati, letterati, economisti, docenti universitari hanno sollecitato, con le loro relazioni, il dibattito con il pubblico intervenuto al Festival sul tema affrontato quest’anno che, lo ricordo, è: “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?”.
Il Festival è stato aperto con due cicli a partire dal 15 settembre: il ciclo Laicità ARTE e il ciclo Laicità CINEMA che hanno preceduto queste giornate, cicli che si concluderanno con l’appuntamento finale di sabato 27 ottobre, con l’incontro “Laicità ARTE”.
Maurizio Mori è la personalità premiata quest’anno; una voce sinceramente appassionata alla dimensione culturale laica che lui sostiene anche attraverso i suoi studi e le sue ricerche.
Alcuni dei temi affrontati nel Festival:
Attualmente, la tesi del genere come costruzione sociale è oggetto di un’intensa discussione filosofica. La differenza tra donna e uomo è biologica o culturale? Le categorie di genere sono costruzioni linguistiche che gli esseri umani stabiliscono in riferimento al loro comportamento sessuale? La dicotomia uomo\donna esiste nel nostro modo di parlare e di pensare perché questa differenza è di fatto nella realtà? Simone de Beauvoir, nel Secondo sesso, afferma che la divisione tra donna e uomo non è un dato biologico, ma un momento della storia umana. L’idea racchiusa in quest’affermazione è nota come “tesi del genere come costruzione sociale”: le categorie di genere sono socialmente costruite in quanto sono prodotti della nostra cultura. Questa tesi riflette la convinzione che la differenza biologica tra individui, il fatto di avere corpi con parti anatomiche differenti, non sia un dato sufficiente a fare di noi una donna o un uomo, né a determinare il nostro diverso ruolo nella società.
Come agiscono le differenze di genere per esempio in campo economico rispetto al salario e al reddito pensionistico? L’effetto delle crisi economiche ha un impatto sulla posizione lavorativa ed economica delle donne e ha una qualche relazione con la violenza di genere? La lotta alla violenza sulle donne è una battaglia che deve coinvolgere in modo trasversale donne – e uomini – che i mille sentieri dell’emancipazione talvolta avvicinano, talvolta separano?
Lo scopo del Festival e dell’Associazione Itinerari Laici, è quello della “piena realizzazione di uno stato laico, neutrale rispetto a tutti i culti, indipendente da tutti i cleri, libero da qualsiasi concezione teologica, che consenta l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge attraverso l’esercizio dei diritti civili garantiti fuori da qualsiasi convincimento religioso e che consenta altresì la libertà di tutti i culti.”
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