Sisma Centro Italia: il punto sulla ricostruzione fantasma


Tutto fermo, da Norcia a Visso e il turismo crolla del 70%. Imprese e sfollati: "Pronti a manifestare a Roma"


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
24/10/2018 alle ore 19:14

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Sisma Centro Italia, il punto sulla ricostruzione fantasma: è tutto fermo, da Norcia a Visso e il turismo crolla del 70%. Imprese e sfollati: "Pronti a manifestare a Roma".

Sono trascorsi due anni dal terremoto che con una successione di scosse ha distrutto interi borghi e in cui hanno perso la vita 303 persone. Un sisma che ha fatto danni da Visso a Castelluccio, da Norcia a Castelsantangelo sul Nera.

TUTTO FERMO

Che cosa resta di tutto questo? Nelle zone rosse, un gran cumulo di macerie abbandonate. Castelsantangelo, in particolare, è il primo paese per quantità di macerie, come fa sapere il sindaco Falcucci
Dal container allestito a Municipio, Falcucci si chiede "se mai davvero ci sarà la ricostruzione o dobbiamo rinunciarci. Creando un porto franco sarebbe possibile ridurre lo spopolamento. Purtroppo, per ora non ho neanche garanzie sui contratti in scadenza per i professionisti che ci stanno aiutando. Se non ci fossero rinnovi, riporto la fascia in Prefettura". 

I paesi del cratere hanno più o meno esigenze simili. A Norcia è stato annunciato il restauro della basilica di San Benedetto, ma ancora nulla per le imprese che stentano a sopravvivere. 
Quel che le imprese si domandano è come continuare a pagare i propri dipendenti se non si viene aiutati almeno con la ricostruzione dell'hotel meno danneggiato. La tentazione di andare via è davvero forte, come lo è anche la voglia di non arrendersi. Per questo si dicono pronti ad andare a manifestare a Roma, pur di avere risposte esaurienti. 
Il neo commissario per la ricostruzione Piero Farabollini dice che più che i fondi, si attende lo "sblocco dei vari colli di bottiglia della burocrazia". 
Nel report della precedente commissaria Paola De Micheli, si legge di "2mila cantieri avviati con quasi 300 milioni di finanziamenti, per edifici privati e delocalizzazione delle attività produttive; 2 miliardi di opere pubbliche programmate e un trend in accelerazione". 
Di tutto ciò, a parte qualche cantiere per edifici meno danneggiati, non si muove molto. 

ATTIVITA' COMMERCIALI E ABITAZIONI

Attività commerciali, uffici e artigiani sono raggruppati in casette di legno o centri commerciali. Negli ultimi 2 anni il turismo è crollato del 70%
A Visso 49 casette necessitano di lavori per la muffa e i residenti stanno uscendo dalle abitazioni. Si tratta di borghi danneggiati che continuano a essere amati dai turisti e necessitano di essere ricostruiti per potersi riprendere economicamente. 
La domanda è: quando ci sarà la ricostruzione? Come potranno riprendersi economicamente le imprese colpite dal sisma? Tali domande si perdono nelle zone rosse del Centro Italia, coperte da un silenzio che fa paura a coloro che stanno cercando di non arrendersi. 

IN ABRUZZO

Anche in Abruzzo la ricostruzione, soprattutto per ciò che concerne l’ultimo evento sismico, quello del 2016, che ha coinvolto 44 paesi delle 4 province abruzzesi, sembra essere molto lenta. Dall’ultimo terremoto, quello del 2016, Montorio al Vomano è stato il paese certamente più colpito. Lo scorso settembre, in località Villa Maggiore, il sottosegretario regionale delegato all’Ufficio Speciale per la ricostruzione Mario Mazzocca ha consegnato le ultime 10 casette ai cittadini.

Ad oggi, le casette ordinate sono state 331, di cui la Regione Abruzzo ne ha consegnate 261, distribuite nei vari territori colpiti dai terremoti. La ricostruzione, tuttavia, nei paesi del cratere è piuttosto lenta, tanto che l’esponente abruzzese del Pd Giovanni Legnini, ha recentemente dichiarato: “La ricostruzione, come tutti sappiamo, vive una fase matura, avanzata a L’Aquila e nel cratere del sisma del 2009, altro è il discorso che riguarda l’ultimo evento sismico, dove si registrano difficoltà, problemi e ritardi. La mia preoccupazione è il rallentamento che viene denunciato dagli amministratori, dalle imprese e dai cittadini”.

L'AQUILA

Nel frattempo a L’Aquila, dove la ricostruzione sta invece andando avanti, giovedì 25 e venerdì 26 ottobre partirà l’edizione autunnale di “Officina L’Aquila, incontri internazionali”. Si tratta di una rassegna internazionale di restauro e riqualificazione urbana promossa e organizzata da Carsa srl in collaborazione con Ance Abruzzo, L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo. L’evento affronta i temi della ricostruzione della città e del suo territorio colpiti dal sisma, scandagliandone gli aspetti urbanistici, strutturali, architettonici, sociali e culturali. Giovedì 25 ottobre dalle ore 14:30 alle 18:30 l’ "Officina L’Aquila incontra la Commissione Europea", in un tavolo di confronto in cui la Commissione si confronterà con le istituzioni che governano i processi di ricostruzione de L’Aquila e del Centro Italia e presenterà un protocollo innovativo per la gestione delle macerie.

Venerdì 26 ottobre, la giornata vedrà l’educational tour tra i cantieri, riservato alla Commissione Ue, ai media e alle istituzioni. La Commissione visiterà il centro storico de L’Aquila, uno dei cantieri più grandi d’Europa con oltre 150 cantieri attivi. Nel corso delle due giornate studenti, progettisti, tecnici e addetti ai lavori potranno effettuare visite guidate nei cantieri, prenotandosi sul sito www.officinalaquila.it. I cantieri interessati saranno: chiesa di San Pietro a Coppito, chiesa di San Silvestro, palazzo Manieri, teatro comunale.

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