Donald Trump si è detto pronto a dire addio allo storico trattato nucleare con Mosca, per preparare la strada a un riarmo degli Usa soprattutto in chiave anti-Cina. L’importante trattato, firmato nel 1987 a Washington da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov, con il fine di limitare il numero dei missili dispiegati in Europa, portò alla fine della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Ora, la decisione di Trump rischia di scatenare una nuova guerra fredda con Mosca e Pechino. Ha quindi annunciato il presidente americano: "Porremo fine all'intesa che Mosca viola da anni”. Ha poi minacciato: “E una volta ritiratisi dall'Intermediate Range Nuclear Forces Treaty (Inf) gli Stati Uniti cercheranno una nuova intesa con Russia e Cina, altrimenti anche noi cominceremo a sviluppare nuovi armamenti”. La formalizzazione dell'uscita degli Usa dall'Inf avverrà entro la fine dell'anno. Il primo a denunciare ufficialmente la Russia per le continue violazioni dell'accordo, fu nel 2014 Barack Obama, accusando Putin di dispiegare armi nucleari tattiche proibite per intimidire i Paesi dell'ex blocco sovietico avvicinatisi all'Occidente e alla Nato. Ma Obama scelse di non lasciare l'accordo Inf per non provocare un’esacerbazione nei rapporti con Mosca. Una delle prime mosse del Pentagono quando gli Usa usciranno dall'Inf sarà quella di dispiegare missili con testate nucleari in Asia, per ostacolare il crescente potere della Cina nel Pacifico occidentale.
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