Dalla mancanza dei posti letto al debito sanitario in aumento. E sul voto del 10 febbraio: "Illegittimo". Andrea Colletti, deputato del M5S, analizza le maggiori criticità e le eventuali soluzioni per rimettere in piedi il nosocomio e punta anche il dito contro la Giunta D'Alfonso.
PENNE
"Il problema dell’Ospedale di Penne ce lo portiamo dietro sin dalla Giunta Chiodi che iniziò a depotenziarlo e si è aggravato ancor di più con la Giunta D’Alfonso secondo cui tale presidio ospedaliero era sostanzialme- osserva - nte inutile, secondo una visione ragionieristica dell’ organizzazione ospedaliera. In questi anni, abbiamo visto reparti chiusi; altri che, sebbene aperti, non si facevano funzionare e posti letto in costante diminuzione, creando problemi soprattutto alla struttura di Pescara".
SISTEMA SANITARIO
"Per la Regione Abruzzo in questi anni, soprattutto negli ultimi due, il debito sanitario è aumentato enormemente come acclarato anche dal Tavolo di Monitoraggio ministeriale di luglio. Tale sistema regionale sotto la gestione Paolucci-D’Alfonso ha inteso favorire le cliniche private abruzzesi ma, allo stesso modo, ha aumentato anche la mobilità verso altre regioni.
Le ragioni potrebbero essere molteplici, d’altro canto il maggiore player della sanità privata controlla in parte anche i media locali che servono per veicolare consenso. Oltre, naturalmente, a interessi per tutto il sistema degli appalti regionali in sanità, in particolare i project financing che creeranno un debito sanitario mostruoso nei prossimi anni".
Cosa fare per rimetterlo in piedi? "Bisogna partire innanzitutto dalla definizione delle necessità della nostra regione e, in base a ciò ed anche all’orografia regionale, comprendere dove posizionare centri di eccellenza senza duplicazioni anche per attirare persone da fuori regione. Inoltre si necessita, almeno nella Provincia di Pescara, un aumento dei posti letto poiché siamo molto sotto la media nazionale ed anche regionale. Da lì serve anche un’ attenta analisi del perché le liste di attesa sono così ampie e come utilizzare al meglio, anche per più ore al giorno dell’attuale, i macchinari".
Una strada percorribile potrebbe essere quella dei costi standard: "I costi standard sono un elemento utile per l’acquisto di beni e servizi così come per la ridefinizione dei DRG. Il vero problema può anche essere, però, l’eccessiva centralizzazione che non fa puntare sulla qualità delle apparecchiature e dei beni"
VERSO LE REGIONALI.
Colletti ritiene ritiene illegittimo votare il 10 febbraio. E osserva: "Secondo le leggi regionali, lo statuto regionale anche letto in analogia con le norme costituzionali ispiratrici del sistema, si sarebbe dovuto votare entro fine novembre. Pertanto è assurdo quanto anche verbalizzato insieme al Presidente della Corte d’Appello de L’Aquila. L’attuale Giunta in prorogatio sta già agendo in maniera illegittima, con il rischio che ogni atto fatto possa essere impugnato. Il loro obiettivo è ovviamente detenere il potere e quindi anche quello di dirigere fondi regionali su determinati appalti, nonostante i cittadini abruzzesi il 4 marzo gli abbiano detto che non sono più idonei a rappresentare l’Abruzzo".
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