E'da mesi che numerose associazioni e federazioni lanciano l'allarme 'emorragia' In Italia: meno 45.000 medici in 5 anni per effetto dei pensionamenti. Non solo i medici di famiglia mancheranno, ma anche quelli del Servizio sanitario nazionale.
Non si capisce allora perché contestare a priori l'idea del Governo di eliminare il numero chiuso alla Facoltà di Medicina, togliendo quei folli test di cutura generale che con malattie e corpo umano c'entrano davvero poco.
Tra l'altro spulciando i dati e i trend in prospettiva, si apprende che fino al 2028 saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri.
In tutto fa poco più di 80mila: numeri significativi che nessuno fino ad oggi ha preso in considerazione. L'allarme da tempo è stato lanciato dalla Federazione medici di medicina generale (Fimmg) assieme a varie sigle sindacali.
Come dire che il problema in Italia esiste, è sentito dalle categorie interessate e anche da chi deve fruire di quelle prestazioni, ovvero i pazienti, che devono sobbarcarsi liste di attesa lunghissime anche per la penuria di professionisti, oltre che per le deficienze strutturai delle Regioni-carrozzone (vero Abruzzo?)
E allora, visto e considerato che l'esigenza c'è tanto vale che settori in questione, professioni, università e politica, tornino a parlarsi come si faceva nella Prima Repubblica: anziché manifestare in piazza contro questo o quello, che i players di questa partita si incontrino attorno ad un tavolo.
E chiariscano obiettivi, trend e azioni. Come fanno le imprese o le società quotate in Borsa.
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