Il Fondo Monetario Internazionale non crede ai conti italiani e al def. I numeri contenuti nel World Economic Outlook inchiodano Roma tra gli ultimi paesi di Eurolandia, con un pil che cresce dell'1,2% nel 2018 e ma solo dell'1% nel 2019. Con un calo rispetto al +1,5% fatto registrare nel 2017.
Numeri che testimoniano la più bassa crescita tra i Paesi dell'eurozona. Anche sulla disoccupazione il Fmi prevede in Italia un calo dall'11,3% del 2017 al 10,8% di quest'anno.
Secondo Maurice Obstfeld “è imperativo per l’Italia che le politiche fiscali preservino la fiducia del mercati”. E ancora: “Abbiamo visto lo spread aumentare e questo ha contribuito al downgrade”. L’Italia è più a rischio rispetto a potenziali shock ed è importante “che il governo operi nel quadro delle regole europee».
Di diverso avviso il vicepremier Salvini: “Non faremo la fine della Grecia”. E la leader della destra francese Le Pen aggiunge: “La Ue ha fallito. Matteo Salvini attraverso una politica di fermezza è stato in grado di ridurre l’immigrazione e scuotere l’Ue, mettendola di fronte alle sue bugie e alle sue contraddizioni. Lega e M5S? La prova che noi possiamo andare al potere”.
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