Si terrà a L’Aquila il 4 ottobre
Il progetto è nato da una approfondita analisi del settore ed è stato realizzato e proposto dalla Segreteria Nazionale FIRSTCISL, dopo aver individuato la necessità comune alla politica, all’industria, alle lavoratrici, ai lavoratori e ai risparmiatori, di una riforma socialmente ed eticamente utile del sistema bancario.
La FIRSTCISL nel suo Manifesto, intende restituire le banche ai cittadini, salvaguardando i risparmiatori, diminuendo e mettendo un limite agli stipendi dei manager, combattendo speculazioni e abusi, con la finalità di stilare una nuova necessaria legge per tutti i reati economici/finanziari, al fine di punire i responsabili dei disastri bancari passati e prevenirne di futuri.
I lavori saranno aperti da Claudio Bellini, Segretario Generale FIRSTCISL Abruzzo-Molise; a seguire, il saluto del primo cittadino dell’Aquila Pierluigi Biondi.
Quindi, si alterneranno poi in una tavola rotonda: Giulio Romani, Segretario Generale FIRSTCISL, Giovanni Lolli, Presidente Vicario Regione Abruzzo, Fabrizio Marinelli, Professore ordinario di Diritto Privato Università dell’Aquila, Stefano Cianciotta, Professore universitario di Crisis Management, Michele Borgia, Presidente BCC Cappelle sul Tavo.
L’incontro sarà moderato dal giornalista e scrittore Angelo De Nicola.
Il Manifesto AdessoBanca è costituito da sei punti, ognuno dei quali tratta della tutela del risparmio e del lavoro, accanto alle problematiche e criticità legate alle vicende del settore bancario.
La proposta ha come finalità, riportare il sistema bancario verso quelle attività proprie previste anche dalla nostra Costituzione, in particolare dagli art. 1,2,4,46,47.
L’obiettivo, a livello territoriale, è quello di istituire un tavolo permanente (Osservatorio), con la presenza del Sindacato, della Regione, delle Prefetture, delle Associazioni Datoriali, della Guardia di Finanza, e dei Comuni, che possa monitorare il settore del credito e nel contempo creare condizioni favorevoli tali, da consentire l’accesso al credito alle famiglie e alle imprese.
Quindi il fine è quello di tutelare i livelli occupazionali nel settore e rilanciare l’economia nella nostra regione.
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