Alza bandiera bianca la Asl di Chieti: il progetto Maltauro è al palo e il manager non ha le figure professionali in grado di farlo camminare. Rischia di naufragare il project financing per la costruzione del nuovo mega ospedale teatino, incappato nei rimpalli Regione-Asl, negli intoppi burocratici e nelle forzature politiche. Non siamo in grado, scrive il manager Pasquale Flacco alla Regione Abruzzo, e per di più il direttore amministrativo Tiziana Petrella è tornata a Pescara e non può fare ritorno a Chieti, visto che la direzione generale glielo ha proibito.
No, non è possibile organizzare la gara e tutto l’iter si è bloccato da quando la Regione ha rimandato il fascicolo alla Asl con la consegna di predisporre l’appalto entro la fine dell’anno.
Tutto fermo: così la Asl ha scritto alla Regione e alla Sua (stazione unica appaltante) chiedendo di occuparsene o almeno di sostenere la Asl nel lavoro di completamento dell’iter, visto che all’interno non ha più le figure professionali per farlo: né il direttore amministrativo né il rup, visto che il primo rup incaricato, Filippo Manci, era stato fatto fuori su ordine della Regione e ora naturalmente non può essere rinominato.
E così a distanza di dieci giorni dal ricevimento della lettera, la Regione, e cioè il vice presidente Giovanni Lolli e l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci hanno convocato una riunione per lunedì prossimo, invitando a partecipare tutti i rappresentanti della Asl di Chieti e persino la Petrella.
Ma l’impressione che la corsa contro il tempo non sarà sufficiente per condurre al traguardo il mega ospedale di Chieti: un po’ perché la Petrella non potrà lavorare al progetto, e un po’ perché la Regione non ha le competenze per farlo.
ps: bye bye Maltauro.
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