Palumbo e Romano: perché i democrat attaccano Biondi


L'Aquila: Pd a testa bassa su AMA, amministratore unico e nuovo board targato Lega


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
02/10/2018 alle ore 16:38



L'Aquila, i consiglieri Paolo Romano, capogruppo de Il Passo Possibile e Stefano Palumbo, capogruppo del Partito Democratico, attaccano l'amministrazione Biondi.

 “Siamo ormai alla follia. In una situazione surreale, con sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza intenti a strappare una candidatura alle elezioni regionali e con una macchina comunale abbandonata ormai a sé stessa, Biondi e la Mannetti trovano il tempo di convocare l'assemblea dell'AMA, con lo scopo di revocare l'amministratore unico attualmente in carica e nominarne uno indicato dalla Lega”, rimarcando come l’intento sia condannabile nel metodo e nel merito.

E ancora: “Inutile sottolineare come sia piena facoltà di qualsiasi amministrazione ricorrere allo spoils system; Biondi e la sua amministrazione hanno avuto 15 mesi di tempo, usati solo per litigarsi le varie postazioni a disposizione. Quindici mesi, come denunciato dagli stessi consiglieri di maggioranza, in cui l'amministrazione non è riuscita a migliorare né l'efficienza delle società né il servizio erogato ai cittadini”.

Hanno quindi aggiunto: “L'AMA ha chiuso con una perdita d'esercizio di 1,7 milioni di euro, con problemi strutturali che si trascineranno negli anni, senza che l'amministrazione si sia preoccupata di indicare possibili soluzioni di riorganizzazione e risanamento. Adesso, dopo 15 mesi, con la concreta possibilità che il sindaco si dimetta da un momento all'altro per soddisfare l'ambizione personale di candidarsi alla presidenza della Regione, senza che l'assessore con delega alle partecipate abbia relazionato in commissione consiliare sullo stato di salute dell'AMA, sulle soluzioni che intende adottare per risanarla e soprattutto sul percorso di fusione con la società regionale TUA, i due principali responsabili di questa situazione si preoccupano di piazzare, con un colpo di mano, l'ultima pedina politica prima di lasciare il Comune”.

E infine: “Il rischio che si corre è quello di ricorrere dal primo gennaio 2019 al mercato per quanto riguarda il trasporto cittadino. Prima della ormai perenne campagna elettorale e prima del grande abbandono, si dovrebbero preoccupare di mettere al sicuro la società partecipata e tutti i suoi dipendenti, dal rischio di non vedere prorogata la concessione fino al 2027, attraverso una delibera di consiglio corredata da adeguata analisi finanziaria di sostenibilità dell'azienda fino al 2027. Forse si pensava di fare in fretta e furia la fusione e di liberarsi così del deficit di bilancio dell'AMA”.

“È follia pensare di ottenere la legge regionale di fusione da un consiglio regionale ormai sciolto e buttare la responsabilità sull'Ente Regione, quando la perizia patrimoniale e stato di salute finanziario dell'AMA è stato consegnato dal Comune alla Regione solo il 4 di settembre. Mentre loro si preoccupano solo di sostituire Del Re, in gioco c'è il destino del trasporto pubblico locale e di tanti lavoratori aquilani”.

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