Grand hotel Provincia


Una stanza pronta e disponibile senza passare per Booking, come quella che hanno i rappresentanti negli alberghi di città, sempre a disposizione


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
27/09/2018 alle ore 10:00

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Tutta una lunga premessa: che la legge Delrio, che l’importanza dei Comuni, che le funzioni dei sindaci, che la Casa dei Comuni. Insomma, tutto un arzigogolo per arrivare, alla fine di due pagine, all’obiettivo: Antonio Di Marco metterà a disposizione una stanza per i sindaci in trasferta, trasformando l’ente pubblico in Grand Hotel Provincia.

D’altronde il presidente dimissionario della Provincia di Pescara, che un giorno sì e l’altro pure inaugura e taglia nastri in vista delle prossime elezioni regionali dove sarà il candidato di punta del collegio adriatico sotto l’ala protettrice di Luciano D’Alfonso, ha una forte esperienza nel ramo turistico: ad Abbateggio è titolare di un b&b, anzi è proprio quello il suo lavoro. E d’altronde, mesi fa, aveva avuto la stessa idea per l’amico Dalfy: aveva messo a disposizione della Regione un paio di stanze, che il governatore usava a suo piacimento e dove aveva trasferito un dipendente scomodo.

Così il 21 settembre, quando Di Marco si era già bello che dimesso, ha scritto a tutti i sindaci: visto che la legge Delrio ha aumentato le funzioni dei sindaci a scapito delle Province, e che la Provincia è la Casa dei Comuni, ecco pronta la “Sala dei sindaci”, un

“luogo istituzionale sempre disponibile per iniziative e proposte dei sindaci, un porta aperta a soluzioni concrete alle problematiche che, come ben sapete, ogni sindaco a volte deve affrontare”.

Una stanza pronta e disponibile senza passare per Booking, come quella che hanno i rappresentanti negli alberghi di città, sempre a disposizione, anche se questa non avrà né doccia né un letto per riposare.

Adesso passi che i sindaci devono affrontare spesso e non soltanto “a volte” come scrive Di Marco molte e non “alcune” problematiche, passi che ogni occasione è buona per inaugurare e la sala dei sindaci non sfuggirà a questo rito con tanto di targa, foto e forbici in primo piano, passi pure che “un elezione” si scrive con l’apostrofo, ma di questa benedetta sala cosa devono mai farci i sindaci in trasferta? Compiti istituzionali, scrive Di Marco nel suo decreto, come se mancassero le stanze in Provincia (e senza contare che Marco Alessandrini sta lì a due passi).

E qui casca l’asino, e piovono le congetture: forse devono farci campagna elettorale visto che Di Marco scadrà definitivamente dal suo incarico il 5 ottobre, e a quel punto non potrà esibire neppure la fascia blu con la quale va in giro ad inaugurare strade e marciapiedi nonostante sia presidente dimissionario, e Abbateggio non è proprio il posto più indicato per farla. Così gli sarà venuta l’ideona, dicono i maligni: sicuramente una cattiveria, ma gli indizi ci sono tutti, a partire dalle competenze turistiche del presidente, che dal b&b va al Grand Hotel.

ps: Certo, manca il ristorante. Ma con un bel catering si può sempre ovviare. Insomma un bel passo avanti.

 

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