Perché D'Alessandro ha sbagliato tutto (merito, tempi e modi)

Non permettere alla lingua, scrisse Anton Checov, di oltrepassare il pensiero.

Nessuno può francamente pretendere che la politica locale, benché di sinistra, conosca a menadito le massime del drammaturgo russo. Ma ciò che dovrebbero sapere tutti è che in certi casi è meglio il silenzio.

La polemica D'Alessandro-Meloni non solo è da bassa cucina, ma è davvero deprecabile perché basata su un fatto di cronaca assolutamente da non strumentalizzare.

La coppia di Lanciano, vessata da un folle attacco che l'ha costretta in ospedale, dovrebbe restare fuori dall'agone politico, dai comizi, da post sui social che spesso candidati e amministratori usano senza il necessario know how.

D'Alessandro aveva scritto riguardo alla leader di Fratelli d'Italia: "Questa macellaia delle parole impone il candidato presidente al centrodestra abruzzese. Una che non sa neanche dove sta Lanciano specula sulla coppia aggredita sul loro dramma che meriterebbe rispetto e giustizia".

Non si capisce proprio quale sia l'attinenza tra le elezioni regionali e la localizzazione geografica di Lanciano. Se non il piglio fuori luogo e disgustoso di chi ha davvero perso, non solo il buon senso e il buon gusto, ma finanche il lume della ragione.

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