Nel turno infrasettimanale del torneo di serie B, quinta giornata, la squadra di Pillon mette ko il Crotone di Stroppa; grazie alla doppietta di Mancuso, per la formazione crotonese da segnalare il gran gol di Benalì da fuori area. In classifica, il Pescara sale al secondo posto mentre i calabresi restano fermi a sei punti.
Il Pescara sblocca il risultato al 19’ : diagonale dal limite dell'area con il destro di rara bellezza e palla a mezz'altezza che si infila alla destra di Festa.
Il primo tempo termina con la squadra abruzzese che vince per 1-0. Nella ripresa la squadra crotonese cerca di reagire per raggiungere il pareggio e lo fa al 4’con Benalì che vede Fiorillo fuori dai pali e lo sorprende con un pallonetto quasi da centrocampo.
La squadra adriatica non ci sta e pochi dopo minuti ritrova la via del gol sempre grazie a Mancuso che realizza la doppietta. Al 54’ bell'azione sulla trequarti di Brugman che serve in profondità il compagno bravo in area a concludere di potenza sotto l'incrocio dei pali alla destra di Festa. Conclusione sul primo palo per il giocatore biancazzurro.
Pescara amministra bene la partita con il Crotone che tenta di riequilibrare le sorti del match senza patemi per il reparto arretrato della difesa biancazzurra. Termina qui la partita notte magica per il Pescara.
91’ le interviste del dopo partita
Soddisfatto al termine della partita è il tecnico del Pescara, Pillon che ha commentato così la partita: “Per giudicare la nostra prestazione basta vedere il numero di occasioni che abbiamo sciupato, ne abbiamo sciupate tante nell’ultimo passaggio, nel secondo tempo abbiamo avuto diverse possibilità di fare il 3-1, da parte loro, a parte qualche occasione non ricordo tanto di più. Loro hanno manovrato di più, ma noi ci siamo sacrificati, l’abbiamo preparata in questo modo sapendo che i loro centrali avevano delle difficoltà nel gioco e nelle ripartenze, la cosa è andata bene, è emblematico il secondo gol che abbiamo fatto. Siamo migliorati rispetto alla partita di sabato nel senso che abbiamo subito molto meno, anche sul piano della manovra abbiamo girato da destra a sinistra, è andata bene in alcuni frangenti senza forzare la giocata, quando chiedevo di verticalizzare immediatamente l’abbiamo fatto, soprattutto nel secondo tempo sugli spazi siamo andati bene. Avevamo preparato la partita così: con i tre veloci davanti per mettere in difficoltà i loro centrali, poi nel calcio le scelte si possono indovinare o meno, ci sono dei giocatori che determinano, però devo dire che sono stati molto bravi i ragazzi ad interpretare bene la partita. Questa è una squadra che può dire molto, delle volte dobbiamo accorciare di più la linea difensiva, però nonostante siamo stati bassi abbiamo concesso poco. Monachello ha fatto una grandissima partita sabato, è stato uno dei migliori in campo, Cocco ha fatto bene nelle prime partite.
Siamo una squadra, 25 vincono e 5 perdono, tutti siamo dentro il progetto che stiamo portando avanti e sono contento di tutti i ragazzi che ho a disposizione sotto tutti i punti di vista. La nostra arma vincente è l’umiltà che ci ha contraddistinto e che non dobbiamo assolutamente perdere, l’umiltà di essere d’aiuto per il compagno, di sacrificarsi, questo è quello che io voglio, una squadra che sia operaia, che giochi per la squadra, che dia tutto, che dia l’anima. Questo è quello che voglio, poi a volte si vince e altre volte no, ma voglio che questa squadra abbia un’anima e in questo momento ce l’ha. Quello che si esalta di questa squadra è il cuore che batte in campo ed è quello che mi piace, se noi continuiamo ad essere così e non pensiamo di essere diventati bravi potremmo dare molto fastidio. Dobbiamo stare con i piedi per terra, altrimenti andremmo incontro a delle difficoltà e questo non possiamo permettercelo”.
Non rimprovera nulla alla sua squadra così si è presentato il tecnico dei crotonesi nonché ex di turno Giovanni Stroppa: “Un errore, un rimpallo e andiamo sotto su una partita stradominata, non posso aggiungere altro, da lì l’abbiamo complicata, siamo stati bravi nel secondo tempo nel rimetterla in sesto con un gol strepitoso di Benali.
Visti gli errori commessi con il Verona potevamo solo andare in difficoltà sulle palle riconquistate e buttate in avanti, così è andata la partita e in alcune occasioni siamo andati in affanno e altre volte benissimo, non trovo situazioni immeritevoli per uscire senza punti da questa partita. Nel finale ci può anche stare qualche palla calciata alle nostre spalle e rischiare qualche uno contro uno, però mi pare che fino a quando abbiamo preso il secondo gol abbiamo giocato in una metà campo sola, abbiamo sbagliato in alcuni passaggi e abbiamo regalato il gol, lì abbiamo preso un po’ il contraccolpo psicologico, ma dopo qualche minuto siamo tornati a fare la partita. “
PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano (dal 29′ st Ciofani), Gravillon, Campagnaro, Del Grosso, Memushaj, Brugman, Machin, Antonucci (dal 31′ st Crecco), Mancuso, Marras (dal 43′ st Perrotta). A disposizione: Kastrati, Fornasier, Elizalde, Melegoni, Kanoutè, Palazzi, Del Sole, Capone, Monachello, Cocco. Allenatore: Pillon.
CROTONE (3-5-2): Festa; Cuomo (dal 40′ st Simy), Golemic, Marchizza, Faraoni, Rohden (dal 24′ st Nalini), Benali, Molina (dal 42′ st Crociata), Firenze, Stoain, Budimir. A disposizione: Cordaz, Latella, Curado, Vaisanen, Valietti, Zanellato, Aristoteles, Spinelli. Allenatore: Stroppa
Arbitro: Nasca di Bari
Assistenti: Lanotte – Opromolla
Iv Uomo: Dionisi
Reti: al 19′ pt Mancuso, 4′ st Benali, al 9′ st Mancuso
Ammonizioni: Brugman, Benali, Firenze, Golemic
Angoli: 6 Pescara 6 Crotone
Recupero: 0’pt, 4’st
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