Gli hanno sbattuto la porta in faccia. E’ uno sbotto di quelli tosti quello che va in onda nel pomeriggio di mercoledì’ a Roma davanti al ministero dei Trasporti, protagonista il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli.
E’ il giorno della protesta dei sindaci di Lazio e Abruzzo per le tariffe autostradali e sono tutti lì davanti in attesa che il ministro Toninelli faccia loro la grazia di riceverli: no, lui non è nella lista degli autorizzati e si prende la porta in faccia (il video sopra è stato pubblicato da Alessandro Lanci).
“Ma che vi siete stupiditi? Nella vita ci vuole un minimo di dignità – commenta alterato e con voce incavolata Giovanni Lolli – sotto una certa soglia n’zepo’ calà (oltre un certo limite non possiamo scendere)”.
Poi aggiunge:
“Io resto qui con i sindaci, adesso non entro nemmeno se mi viene a chiamare il ministro in persona, non-en-tro”
In realtà alla fine Toninelli riceve solo i parlamentari Stefania Pezzopane e Camillo D’Alessandro (che si affila alla deputata aquilana), ma per riuscire ad ottenere l’incontro devono strillare con tutta la voce che hanno “vergogna vergogna”.
Incavolato nero, Lolli se la prende prima col consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, forse sospettato di volergli rubare la scena:
“Fanno entrare te e me no?”,
gli chiede.
“Vacci. Ma stiamo scherzando? Dopo due ore di attesa”.
E poi, visto che Pietrucci vorrebbe tanto entrare e lo invita ad andare con lui:
“Ti vuoi fare i ca@@i tuoi, te li vuoi fa o non te li vuoi fa’? Eccheca@@o”
Due passi indietro il presidente del Consiglio regionale Giovanni Di Pangrazio sghignazza mentre una donna cerca di farlo ragionare, beccandosi la sua razione di improperi:
“Lei si faccia i fatti suoi, io non entro. Manco se cala il ministro. Ma che stiamo scherzando aho?. Io non entro punto e basta, resto qui in mezzo alla gente, sto bene così”.
Qualcuno nella folla gli grida “grande” e lui solo allora, si calma.
Finisce come sappiamo: gli aumenti scattati il primo gennaio scorso saranno annullati a partire dal mese di ottobre, è questa la decisione della Società autostrade. Poi si vedrà.
ps: Ma che siparietto divertente, in compenso.
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