Cosa chiedono i sindacati d'Abruzzo (uniti) per la Zona Economica Speciale


"L'Abruzzo non perda la possibilità di istituire una ZES che possa favorire lo sviluppo delle imprese già esistenti e la nascita di nuove attività"


di Laura Battista
Categoria: ABRUZZO
11/09/2018 alle ore 17:26



Importante dichiarazione quella di oggi da parte dei sindacati abruzzesi, che si sono uniti per ribadire la necessità dell’Abruzzo di non perdere la possibilità di istituire una Zona Economica Speciale che possa certamente favorire lo sviluppo delle imprese già esistenti e la nascita di nuove attività industriali.

Sandro Del Fattore, presidente Cgil Abruzzo, Leo Malandra, presidente Cisl Abruzzo Molise e Michele Lombardo, presidente Uil Abruzzo hanno così dichiarato con fermezza ed all’unisono: “La scelta della Regione Molise di aderire ad una ZES interregionale con la Puglia non deve pregiudicare la possibilità che anche l'Abruzzo realizzi una Zona Economica Speciale che possa favorire lo sviluppo delle imprese già operanti nel territorio e l'insediamento di nuove attività industriali”.

Ed ancora, hanno precisato: “La Regione Abruzzo, con decreto di giunta regionale 593 del 7 agosto scorso, ha deliberato per l'istituzione della ZES con la regione Molise, mentre già cinque giorni prima questa aveva a sua volta presentato richiesta formale di adesione alla Zona economica speciale “Adriatica”, in corso di istituzione da parte della Regione Puglia”.

Hanno poi continuato CGIL, CISL e UIL: “Bisogna cambiare passo immediatamente. CGIL CISL UIL chiedono alla giunta regionale di attivarsi immediatamente per presentare una nuova candidatura all’istituzione della ZES, e conseguentemente redigere il piano di sviluppo strategico e la perimetrazione delle aree da includere”.

Hanno inoltre chiesto di essere urgentemente convocate per discutere nel merito, ponendo subito la necessità che la ZES abruzzese sia un vero strumento di politica economica ed industriale della regione e non una mera agevolazione fiscale a pioggia per alcune imprese.

Ribadiscono la necessità che la ZES dovrà essere accompagnata da investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e che tutti gli attori in campo dovranno agire in una logica di sistema per sviluppare una grande opportunità di internazionalizzazione delle imprese, a partire da quelle dimensionalmente più piccole.

Hanno infine concluso: “Con la costituzione della ZES, l'Abruzzo deve riuscire in tempi rapidi ad aprire uno sbocco commerciale con il mondo, ad innovarsi e a dotarsi di infrastrutture adeguate, solo così potrà attrarre investimenti, creare lavoro e rifuggire dal rischio di una pericolosa deindustrializzazione".

twitter@ImpaginatoTw