La corte dei Conti italiana ha stabilito di citare a giudizio Morgan Stanley e quattro dirigenti del Tesoro, cui è contestato un danno erariale complessivo di 3,9 miliardi di euro per la chiusura e ristrutturazione di derivati sul debito pubblico; alla banca statunitense è contestato un danno di 2,7 miliardi di euro per i contribuenti italiani, mentre ai dirigenti del Tesoro un ulteriore danno di 1,2 miliardi. La prima udienza si terrà il prossimo aprile.
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