Il sindaco di Chieti nonché Vicepresidente Nazionale ANCI, Umberto Di Primio, è stato ascoltato nella giornata di ieri in commissione Bilancio, alla camera, in merito al decreto Milleproroghe.
«Una situazione assurda e paradossale – l’ha definita in conferenza stampa alla Camera dei Deputati il Sindaco Di Primio - frutto di ritorsione e di grave ignoranza nei confronti del mondo dei Comuni. Confidiamo in un ravvedimento del Parlamento per correggere una vera e propria svista.
Noi non siamo una setta, così come ci ha definito un deputato durante l’audizione – ha sottolineato il Sindaco - ma siamo rappresentanti del popolo che vengono eletti; siamo rappresentanti dei cittadini che si aspettavano di avere 1,6 mld di lavori già finanziati sul territorio nazionale.
Il congelamento dei fondi non crea un danno ai singoli Comuni ma al Paese, perché con 1,6 mld non si andranno a generare solo benefici per migliorare le città ma anche soldi che faranno economia. Questo aspetto è a dir poco paradossale in un paese asfittico dal punto di vista degli investimenti nei lavori pubblici.
Non esistono succedanei o l’utilizzo degli stessi fondi per altro – ha proseguito il Sindaco -. L’inconsistenza del provvedimento sta nel fatto che, ancora oggi, non ho ascoltato alcuno che dicesse che i finanziamenti sospesi per le riqualificazioni urbane verranno utilizzati per un determinato scopo. Non c’è, dunque, in questo momento, destinazione diversa e migliore - io ritengo che non ci sia a prescindere - da quella che ha avuto: le comunità e le nostre città hanno bisogno di questi finanziamenti per far ripartire la voglia di migliorare la qualità della vita e l’economia».
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