Abruzzo, manca lo scatto d'orgoglio: niente da fare per nomina Garante detenuti e Pari opportunità


Ancora una fumata nera. Di Pangrazio: posizioni in consiglio regionale restano distanti


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
04/07/2017 alle ore 13:59



Niente da fare. E’ ancora fumata nera sulla nomina del Collegio per le Pari opportunità e per il Garante dei detenuti da parte del consiglio regionale Abruzzese. E chi si aspettava uno scatto d’orgoglio dopo le polemiche furiose sulle ‘ombrelline’ della Fonderia, è rimasto deluso. Nonostante tutto è infatti ancora stallo su entrambi i dossier ed in particolare sul nome di Rita Bernardini, impegnata da sempre sulle condizioni carcerarie.

La vicenda della nomina del Garante, che dovrebbe tutelare i diritti e vigilare sulle condizioni di vita delle persone rinchiuse negli otto istituti penitenziari abruzzesi, ma anche negli istituti penali per minori, e in quel che rimane degli ospedali psichiatrici giudiziari, nei centri di accoglienza per migranti, nelle strutture sanitarie sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio, è in attesa di essere definita da ben due anni.

Non si è trovata ancora la convergenza sul nome dell’esponente radicale, Bernardini la cui nomina viene inserita all'ordine del giorno di ogni Consiglio regionale e alla fine è sempre rimandata: per l’elezione sul suo nome dovrebbero convergere almeno 21 voti che puntualmente mancano all’appello, nonostante la maggioranza di centrosinistra ne esprima da sola 18 e molti altri in consiglio regionale si dicano pronti a votarla.

“Rita Bernardini per qualità ed esperienza ci sembra la persona adatta a rivestire questo ruolo delicato - afferma a Impaginato.it Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio Regionale - aldilà dei tecnicismi, lei ha anche la preparazione tecnico-giuridica per rappresentare a pieno la figura che tutela i diritti dei detenuti. Io ho fatto diversi tentavi con i colleghi per favorirne l’elezione e fino a un anno fa credevo che potesse essere chiusa l’intesa per la sua nomina. Ma invece ne è nato uno scontro politico anziché un confronto utile a dare un Garante ai detenuti. Una questione in cui le posizioni all’interno del Consiglio regionale rimangono distanti come pure sulla nomina della commissione delle pari opportunità”

“Non siamo mai arrivati ad un accordo - dichiara a impaginato.it Lorenzo Sospiri, capogruppo in consiglio regionale di forza Italia - perché non ci è stato mai chiesto un accordo. Ci è stato dato semplicemente il nome di Bernardini, che è un nome validissimo. Ma dato che deve trattarsi di una decisione collegiale, abbiamo chiesto al presidente d’Alfonso una forma diversa: creare un tavolo e valutare possibili nomi alternativi che siano comunque all’altezza del ruolo per trovare una quadra tra maggioranza e opposizioni.”