L'Aquila, ecco il sudoku di Biondi. Alle prese con assessori e nuovo cda di Gran Sasso Acqua.


Si avvicina l'incontro definitivo tra il nuovo sindaco dell'Aquila e i partiti del capoluogo per poter definire i nomi della Giunta. In pole position Liris, Tinari e Mannetti.


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
03/07/2017 alle ore 19:25



Si avvicina l’ora X. Il neo sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi tra meno di 48 ore potrebbe avere in mano l’elenco delle nomine per la nuova Giunta.

Sembrano confermate le indiscrezioni relative a Guido Liris, in pole per il posto di vicesindaco con almeno due deleghe di peso. Roberto Tinari, invece, è il principale candidato alla presidenza del consiglio, essendo stato il più votato in assoluto dopo Liris, ma si attende il voto in Comune per poter definire la sua posizione. Biondi terrà per sé la delega più pesante, quella della Ricostruzione. Probabilmente in attesa di assegnarla a un esterno, mentre per Carla Mannetti sarà riservata la delega ai Trasporti. Ci sono, però, ancora alcuni nodi da sciogliere, come la ripartizione degli assessorati, secondo il numero di consiglieri eletti.

In teoria, ne spetterebbero 3 o 4 a Forza Italia, che ha 7 consiglieri: Tinari, come detto, andrebbe a fare il presidente dell'assise civica, Liris il vicesindaco con deleghe e agli azzurri ne andrebbero altri due, che potrebbero essere Vito Colonna e una donna. Papabile è la giovane Sabrina Di Cosimo (presidente della 12ª circoscrizione, quella di Pianola) oppure una tra la cardiologa Elisabetta De Blasis e Maria Luisa Ianni, rispettivamente infermiera di Cardiologia al San Salvatore e presidente dell'Ordine professionale degli infermieri.

Ma Biondi potrebbe anche optare per un’altra soluzione: attribuire deleghe importantissime a Liris in modo che il suo partito rinunci, poi, a rivendicare un assessorato.

“Non sarà adottata una ripartizione meramente numerica: il criterio sarà soprattutto meritocratico” ha più volte ribadito Biondi sottolineando come il nuovo corso ha come sfida principale l’apertura di credito che gli ha fatto con l’elezione la città: “ci giochiamo la credibilità”, ha insistito parlando soprattutto alla sua coalizione. E ovviamente ai suoi fedelissimi.

Ma proprio il partito del primo cittadino in questo momento è quello che ha il problema maggiore da risolvere: sempre in via teorica e numerica, Fratelli d'Italia ha espresso 4 consiglieri, di conseguenza dovrebbe avere due assessorati. Forse alla fine si farà la scelta di accordare al partito di Giorgia Meloni un solo assessorato. Poi c'è anche la lista ‘Benvenuto Presente’, che con 2 consiglieri avrebbe diritto a ottenere un assessorato. La questione la stanno ponendo soprattutto i salviniani, che con 4 consiglieri, oltre a Emanuele Imprudente e Daniele D'Angelo, vorrebbero mettere nell'esecutivo anche Luigi D'Eramo. Per L'Aquila Futura si scalda Roberto Santangelo, mentre Raffaele Daniele dell'Udc potrebbe rimanere fuori dalla giunta.

C’è, poi, un’altra questione calda in questi giorni. Si tratta della Gran Sasso Acqua (GSA), la società idrica del comprensorio aquilano partecipata al 46 per cento dal Comune capoluogo.

Americo Di Benedetto, presidente per ben 11 anni alla GSA, dovrà dimettersi entro il 10 luglio.

L’indicazione del nuovo presidente è in capo al primo cittadino, che rappresenta l’azionista di maggioranza relativa, e giungerà dopo un bando emesso dalla stessa azienda nei prossimi giorni per la selezione dei curriculum. Oltre alla posizione del presidente sono in ballo due posti in cda, uno dei quali con il ruolo di vice presidente. E poi i tre componenti del collegio sindacale e ancora il revisore legale, per un totale di 7 caselle di squisita nomina politica.

Di queste, secondo quanto si è appreso, 5 dovrebbero essere espressione dell’attuale e nuova maggioranza di centrodestra, e 2 riservate al centrosinistra finito all’opposizione. Il 17 luglio è in calendario l’assemblea dell’azienda.