Sulle Tracce del Drago, bilanci e prospettive


Una formula che continua a riscuotere grande successo grazie alla capacità di fondere musica, grafica, giochi di ruolo e di società


di Lucia Rossini
Categoria: ABRUZZO
23/08/2018 alle ore 15:30



“Sulle Tracce del Drago" prende forma nel 1997 dal tentativo di un gruppo di amici di comunicare la propria passione per il fantastico e la "Tradizione", magistralmente narrata da autori come J.R.R. Tolkien. 

L'intento era ed è quello di (ri)creare l'autentico spirito della "festa", cioè evocare un'atmosfera "non quotidiana" di divertimento ma anche di approfondimento culturale.

Da qui, la particolare formula che, pur rinnovandosi nel tempo, continua a riscuotere grande successo grazie alla capacità di fondere musica, grafica, giochi di ruolo e di società.

Il Drago - nella sua natura più intima - assume continuamente significati e valori diversi. All'inizio è stato scelto come metafora della sfida che - almeno una volta nella propria vita - ogni uomo e donna deve affrontare per dare un senso alla propria esistenza. Questo concetto si è poi evoluto, lasciando il posto alla suggestione del Drago che Goethe fa evocare al suo Faust e che rappresenta al meglio l'allegoria dell'armonia e della disarmonia che alternativamente dominano i cicli della natura, e allo stesso tempo l'estraniamento dell'uomo moderno.

Ma al di là di questa cornice filosofica, data la sua poliedricità, il festival, nella sua forma attuale, si rivolge praticamente a tutti: in primis agli appassionati della letteratura fantastica, del mito e delle fiabe, ma anche a coloro che amano i concerti dal vivo.

L'edizione 2018 ha ospitato concerti di musica celtica e medioevale, una mostra di miniature fantasy oltre a stage di pittura, conferenze, arene multimediali, dimostrazioni di arti marziali, dibattiti, presentazioni di libri, seminari e laboratori, giochi di ruolo e da tavolo, proiezioni di film, animazioni per i più giovani a cura del Ludobus, dei Beorniani d'Abruzzo e del Distretto88.

Tra i relatori di quest'anno: Paolo Paron, Adriano Monti-Buzzetti, Piero Visani, Pietro Piccirilli, Corrado Camilli, Andrea Tozzi, Domenico Impelluso, Riccardo Masini, Gianluca Comastri e Luca Centi.

La proposta musicale invece ha visto le esibizioni di Ixia, Emian, Puffpurple e degli Zeronine (ven.17), dei Poison Garden (sab.18), dei Dip Parple (dom. 19).

Il sabato sera, la compagnia CircoMare Teatro ha proposto un adattamento dei "Vestiti nuovi dell'imperatore" di Andersen.

Tra le novità di quest'anno le collaborazioni attivate con l'Accademia delle Belle Arti, il Fablabaq, la Società Tolkieniana Italiana, gli Steampunk99, Satyrnet, CMS, CineCittà Creative Hub, le Fenici, l'Horror Film Festival, la Compagnia Rosso D'Aquila e con l'associazione Italian Sword & Sorcery.

Quindi una vera e propria "scatola magica" in grado di 'cucire' linguaggi diversi: quello musicale, artistico, ludico, del design, della letteratura di genere, per creare un unicum che si rinnova da ben nove edizioni, quattro delle quali consecutive.

L'iniziativa - nata negli anni '90 da un'idea di Salvatore Santangelo - è ora organizzata da L'Aquila che Rinasce, Strange Office e MusiClub, e si avvale della direzione artistica di Andrea De Benedetti e di Stefano Cappetti; tra i sostenitori economici: il Comitato Perdonanza e la Fondazione Carispaq.

(Foto di Gabriele Bocci, Marcello Coletti e Marco Fiordigigli).

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