Censis, UniTe al secondo posto tra i piccoli atenei e nella top ten della classifica generale.


L'università degli Studi di Teramo grazie alle nuove politiche di rilancio ha conquistato un punteggio dell'89,6%


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
03/07/2017 alle ore 14:58



Secondo posto nella classifica dei piccoli atenei e fra le top ten della classifica generale delle università pubbliche italiane con un punteggio dell’89,6 per cento. Stiamo parlando dell’Università degli Studi di Teramo.

È questa la fotografia del Centro Studi Investimenti Sociali (Censis) sullo stato delle Università italiane. Dalla graduatoria pubblicata e dal dato analitico si evidenzia quanto le politiche di Ateneo siano risultate strategiche nel centrare l’obiettivo. Tutti positivi, infatti, i parametri di valutazione sulle strutture, sulla comunicazione e i servizi digitali (secondi in assoluto) e sull’internazionalizzazione, fiore all’occhiello da sempre del rettore Luciano D’Amico.

Ma il dato ancor più significativo è che l’Università di Teramo si posiziona al 15° posto, con Parma e Brescia, nel panorama generale dei 73 atenei italiani, sommando le 58 università pubbliche alle 15 private, Bocconi e Luiss in testa. 

Risultano, tuttavia, ancora evidenti le criticità dei parametri non connessi alle politiche di Ateneo come l’erogazione di borse di studio e la residenzialità degli studenti.

Le conseguenze dei continui miglioramenti trovano conferma nell’aumento dell’attrattività dell’Ateneo.

«Mentre il sistema universitario nazionale nell’ultimo quadriennio – sottolinea il rettore Luciano D’Amico – ha registrato un aumento delle immatricolazioni di poco inferiore al 3%, l’Università di Teramo ha registrato un aumento di immatricolati che sfiora il 10%. Un risultato – ha concluso D’Amico – che mi sento di condividere con tutti i colleghi e, soprattutto, con gli studenti dell’Ateneo di Teramo».