Un equo risarcimento. Prima di tutto. Per le vittime del ponte Morandi a Genova niente appare più giusto, adesso.
E, siccome, proprio questo è successo alla Monsanto-Bayer in America, perchè mai non dovrebbe accadere lo stesso ad Atlantia s.p.a. in Italia?
Se le criticità e i silenzi della Monsanto sono stati giudicati colpevoli dalla giustizia civile statunitense, sarebbe strano (anche se possibile!) che le criticità e i silenzi di Atlantia venissero giudicati diversamente dalla giustizia civile italiana.
È recentissima - ed ha fatto scalpore - la sentenza con la quale la nota multinazionale di biotecnologie agrarie, da poco acquisita dai tedeschi di Bayer, è stata condannata ad un risarcimento di ben 289 milioni di dollari in favore di un agricoltore statunitense. Un uomo che ha contratto un tumore, oramai allo stadio terminale, dopo aver usato per anni un erbicida, il glifosato, prodotto da quell'azienda.
Mega risarcimento stabilito in forza del dato che la Monsanto fosse a conoscenza dei danni che il diserbante avrebbe potuto provocare.
Ecco, anche per andare oltre la querelle sulla revoca della concessione alla società dei Benetton (che, d'acchito, ad ogni italiano non può che sembrare ovvia!) e sulle eventuali penali a carico dello Stato (che suonerebbero come una ulteriore beffa), mai come in questo caso sarebbe opportuna un'azione giudiziaria di risarcimento civile con gli stessi criteri e parametri utilizzati negli Stati Uniti. Una azione rapida e parallela a quelle indagini penali, che dovranno comunque accertare ogni negligenza e ogni dolo eventuale.
L'analogia c'è, del resto. Abbiamo tutti letto e riletto degli allarmi, reiterati e inascoltati sul ponte Morandi. Così come abbiamo ascoltato e letto dei pareri degli esperti messi nero su bianco e lì lasciati. Sembra abbastanza chiaro che chi doveva sapere, sapesse.
Si tratterebbe quindi di avviare una sorta di procedimento di necessità e di urgenza, con corsia preferenziale, sino a sentenza. E, poiché, come ci è stato tramandato e com'è giusto che sia, la vita umana non può avere valori diversi a seconda della nazione o del continente, si potrebbe, del tutto correttamente, prendere come riferimento anche la somma imposta dalla Corte americana alla Monsanto-Bayer.
Nel caso di Genova, non meno di una dozzina di miliardi di euro. Soldi che Atlantia s.p.a., se condannata, dovrebbe mettere a disposizione delle famiglie di quelle vittime innocenti. Prima ancora che si quantifichino i miliardi necessari alla ricostruzione del crollo di Genova e alla messa in sicurezza di ogni altra criticità sulle tratte autostradali in concessione.
Prima ancora dell'accertamento delle responsabilità penali. Un equo risarcimento. Prima di tutto.
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