Davanti all'afflusso dei migranti, l'Italia minaccia di chiudere i suoi porti




Categoria: ABRUZZO
03/07/2017 alle ore 12:04



L'Italia ne ha abbastanza di attendere inutilmente che il fardello dell'immigrazione sia condiviso: così inizia l'articolo che oggi lunedì 3 luglio apre la prima pagina del quotidiano francese "Le Figaro; secondo cui ora tocca a Francia, Spagna ed anche alla Germania tentare di calmare la rabbia di italiana. Roma infatti ha lanciato un clamoroso avvertimento: potrebbe vietare l'accesso ai suoi porti ad una parte degli immigrati irregolari, obbligando così i suoi vicini mediterranei ad accoglierli direttamente per la prima volta. La minaccia, profferita in via del tutto informale, è stata smentita dal governo Gentiloni ma è bastata a scatenare un braccio di ferro diplomatico: che è già iniziato ieri domenica 2 luglio a Parigi con l'incontro d'emergenza dei ministri dell'Interno francese, tedesco ed italiano. I tre ministri dell'Interno tenteranno poi di trovare, assieme agli altri partner dell'Unione Europea giovedì prossimo 6 luglio, una soluzione al dilemma che li ossessione tutti: come aiutare i paesi in prima linea nella crisi migratoria, Italia e Grecia innanzitutto, senza farsi carico dell'accoglienza di almeno una parte dei migranti irregolari? La discussione senza dubbio si prolungherà anche al vertice del G20 di venerdì 7 luglio ad Amburgo. Il punto centrale è che le decine di migliaia di africani che stanno sbarcando sulle coste dell'Italia sono immigrati "economici" e quindi in linea di principio sono destinati ad essere espulsi e rimpatriati, al contrario di quelli che hanno diritto all'asilo come i profughi di guerra siriani; ma Francia e Spagna sono tutt'altro che entusiaste di accoglierli, neppure provvisoriamente. La maggior parte di loro vengono raccolti in mare non lontano dalle coste della Libia da unità militari delle due operazioni di soccorso organizzate dall'Ue, "Sophia" e "Triton"; il loro mandato è chiaro e Roma non lo contesta: questi migranti quindi continueranno ad essere sbarcati su suolo italiano. Diverso è invece il caso delle navi affittate dalle organizzazioni non-governative (Ong) francesi, spagnole o tedesche: sempre più numerose, attualmente raccolgono la metà degli immigrati irregolari (o "economici", ndr) e sono difficili da controllare. Ora la diplomazia italiana sostiene che quelle navi dovrebbero sbarcare i migranti da loro raccolti nei paesi di cui battono bandiera: cioè appunto la Francia, la Spagna e persino la Germania. Secondo il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, Italia e Grecia "non possono essere lasciate sole in prima linea" e le preoccupazioni italiane sono legittime; Juncker sta cercando di mobilitare nuovi supporti finanziari e se le cose andassero male si prepara a modificare le regole di sbarco per le navi delle Ong. Francia e Spagna fanno resistenza; ma la scorsa settimana il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto un'apertura: "Non ci si può far carico di tutta la sofferenza del mondo", ha etto, "ma ciascuno deve prenderne la sua parte". L'Italia si è guadagnata l'ammirazione di tutti accogliendo negli ultimi tre anni mezzo milione di profughi e di immigrati; ma la crisi migratoria è diventata il cavallo di battaglia di tutti i movimenti populisti italiani, che soffiano sul fuoco della campagna in vista delle elezioni politiche che si terranno al più tardi nella primavera del 2018. L'ondata populista e di estrema destra nei mesi scorsi è stata arginata in Austria, in Olanda ed in Francia; l'Italia però la teme e chiede aiuto ai partner europei per riuscire a farlo anch'essa. Un mancato supporto, conclude il "Figaro", rischierebbe di rovinare la ritrovata unità europea, dividere profondamente l'Ue ed infliggerci uno spettacolo ancora più desolante nel Mediterraneo.

 © Agenzia Nova - Riproduzione riservata