Terremoto, L'Aquila modello di ricostruzione per Norcia e Spoleto.


L'Architetto Stefano Boeri, nominato da Vasco Errani coordinatore delle attività di pianificazione urbanistica, vorrebbe riprodurre il piano attuativo messo in campo a San Gregorio, nell'aquilano.


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
02/07/2017 alle ore 17:10



No. Le pratiche e il metodo di lavoro post sisma utilizzati a L’Aquila non sono da buttare. Il Sistema informatico territoriale (Sit) per la ricostruzione del Comune dell'Aquila e il Piano attuativo sviluppato sulla frazione di San Gregorio, sono state individuate come buone prassi da replicare nella ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti del 2016 e 2017. 

E’ quanto è emerso dall’ultima visita del Laboratorio per la ricostruzione coordinato dall’architetto Stefano Boeri, che lo scorso 5 giugno ha visitato L’Aquila, il 20 giugno Amatrice e Arquata del Tronto e venerdì scorso e sabato ha raggiunto Norcia e Spoleto.

Boeri è stato incaricato dal commissario straordinario Vasco Errani di coordinare le attività di pianificazione urbanistica nel nuovo scenario sismico. Al suo fianco, anche gli architetti dell’ordine professionale della Provincia dell’Aquila, che fanno parte assieme ai colleghi delle province di Teramo, Rieti, Ascoli, Fermo, Macerata, Perugia e Terni, del coordinamento nato dopo il sisma del 24 agosto 2016, e scelto poi da Boeri come organo di suo stretto supporto.

A rappresentare gli architetti aquilani a Norcia e Spoleto sono stati Sandro Annibali, presidente della Federazione architetti di Abruzzo e Molise, consigliere dell'ordine dell’Aquila, Chiara Santoro, dirigente comunale del settore pianificazione e Giuseppe Tempesta, che hanno riportato le esperienze successive al sisma dell'aprile 2009.

"Riteniamo estremamente significativo – spiega Annibali – che siano state proposte come esperienze di buona prassi, da studiare e replicare in vista del nuovo processo di ricostruzione, il Sistema informatico territoriale sviluppato a L'Aquila in grado di restituire una grande quantità di informazioni aggiornate sul patrimonio edilizio. 

Ed anche il Piano attuativo sviluppato sulla frazione di San Gregorio e predisposto in forma partecipata con la popolazione, esperienza questa di grande interesse per Boeri, perché la frazione sarà ricostruita mantenendo l'identità dei luoghi, e nello stesso tempo procedendo ad un'importante riqualificazione urbana. Hanno suscitato infine molto interesse le attività amministrative sviluppate in ambito di definizione degli aggregati edilizi".

"L’obiettivo di queste visite - conclude Boeri - è quello di raccogliere preziosi feedback dal territorio colpito dal sisma, per pianificare in modo condiviso e ottimale le scelte da fare nella perdurante emergenza, e poi nello scenario della ricostruzione, guardando anche alle esperienze già consolidate. In primis quelle che hanno fatto seguito al terremoto del 6 aprile 2009 in Abruzzo".