Uffici senza connessione internet, fax e stampanti, climatizzatori guasti, bacinelle nei corridoi per raccogliere l’acqua, ascensori rotti. A svelare le impraticabili condizioni dei locali della Regione è proprio il Sottosegretario della giunta regionale d’Abruzzo e delegato alla Protezione Civile e all'Ambiente Mario Mazzocca. Che ha deciso di “reagire duramente all'ennesimo episodio di disfunzionalità” chiudendo il suo ufficio situato a Pescara, in Via Passolanciano, al 5° piano dell'ex Palazzo 'Poste Italiane' di proprietà della Provincia.
A partire dal prossimo lunedì 3 luglio, infatti, si trasferirà temporaneamente in Piazza Unione, presso la stanza del gruppo consiliare, mentre i due collaboratori -riferisce il sottosegretario- “godranno di un - spero breve - periodo di ferie forzate”.
In una nota Mazzocca spiega le condizioni dei luoghi: “Dal 26 giugno scorso manca la connessione di rete negli uffici del quarto piano (dove si trovano gli uffici del Vice Presidente Lolli) e del quinto, fatto che impedisce anche il funzionamento della telefonia mobile, fax e stampanti. Se a ciò si aggiunge che da circa 16 mesi perdura ininterrottamente il non funzionamento dell'impianto di climatizzazione, la situazione rende di fatto impossibile il lavoro a circa cento dipendenti”.
L’esponente della giunta D’Alfonso scatta una fotografia che cattura “l’inarrestabile degrado aggravato dal fatto che presto i dipendenti in servizio in via Raffaello saranno trasferiti in una sede così compromessa: è intollerabile che si costringano dipendenti e visitatori a fare lo slalom tra le bacinelle poste nei corridoi per raccogliere l'acqua che cade dai tubi dell'impianto di climatizzazione del soffitto, che dopo giorni non viene ancora riattivata la connessione ad internet, che il normale funzionamento degli ascensori sia una vera e propria chimera, che metà dei locali assomigliano più a depositi di scorte che ad uffici”.
“La misura è colma” conclude nel comunicato l’indignato Mazzocca. Insomma, mentre i dirigenti della regione che appartengono al cerchio magico di D’Alfonso vengono riempiti di bonus e premialità, gli uffici dell’ente cadono a pezzi.