Contratti bloccati, a casa gli staffisti



di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
01/07/2017 alle ore 07:24



Senza contratto: un centinaio di dipendenti del Consiglio regionale da lunedì resteranno a casa. Colpa dei rendiconti non approvati: i loro incarichi a tempo determinato sono scaduti proprio ieri, 30 giugno, e non potranno essere prorogati. Molti di loro, senza garanzie non andranno a lavorare. Non hanno alcuna intenzione. Così moltissimi dipendenti dei gruppi consiliari, dei singoli consiglieri, dei presidenti e degli assessori resteranno a braccia conserte in attesa dell’approvazione dei rendiconti, che non è per niente imminente. La Corte dei conti ha infatti precisato che per procedere a nuove assunzioni non basterà il via libera della Regione, ma bisognerà aspettare la parifica da parte degli organi di controllo.

E’ l’effetto di una legge, la 113 del 2016 che prevede il divieto di assunzioni per gli enti in ritardo nell’approvazione del rendiconto, che non potranno quindi procedere né alle assunzioni vere e proprie né ai “comandi e ai distacchi” o al reclutamento di personale per le segreterie politiche. E la Corte è stata chiarissima, nella risposta inviata alla Regione Abruzzo che  chiedeva se potesse almeno far ricorso ai comandi o ai distacchi. No: la magistratura contabile risponde no su tutta la linea: non ci sono spiragli di nessun tipo, nessun escamotage nessuna scorciatoia, e la Regione dovrà rassegnarsi. Il ricorso al comando potrebbe rappresentare addirittura un “aggiramento della preclusione”. Insomma, la legge introduce un sistema sanzionatorio piuttosto rigoroso, e l’Abruzzo non può fare eccezione.

Quindi tutti gli staffisti a casa, e da lunedì la Regione rischia il black out. Sarebbero più di un centinaio i contratti a tempo scaduti ieri. Una data indicata come termine ultimo anche per la presentazione della relazione finale sul project financing Maltauro, che non è stata però ancora depositata. E anche per la presentazione dei rendiconti: solo venti giorni fa il presidente Luciano D’Alfonso, a una conferenza dei Direttori, aveva indicato il 30 giugno come termine massimo. Proprio per procedere a nuove assunzioni.
ps: Senza sapere che tutta questa fretta è davvero inutile.

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