Pescara città di 'sbadati': 7mila denunce di smarrimento ai Carabinieri in un anno


Tra gli oggetti smarriti carte d'identità, patente, cellulari e automobili


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
30/06/2017 alle ore 19:07



Il documento d’identità, la carta di circolazione del veicolo, il cellulare e la carta di credito, ma anche l’automobile, la sigaretta elettronica, la chiave della cassetta di scurezza, il passaporto con i timbri delle vacanze all’estero. Che sbadati questi pescaresi che perdono di tutto. Sfiorano i settemila i casi di denunce di smarrimento che hanno registrato i Carabinieri della Compagnia di Pescara nel solo capoluogo cittadino nel corso dell’anno 2016. “E il trend del 2017 – riferisce il colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale dei Carabinieri- risulta il medesimo: sono già oltre 3.000 le denunce ricevute”.

“Negli ultimi anni – prosegue il comandante – 12mila persone hanno perso il documento di identità, vale a dire circa il 10% della popolazione. Le denunce in città, nel 2016, sono state circa novemila e, di queste, settemila sono state prese dai Carabinieri. C’è un grande impegno dell’Arma in tale ambito”.

La gran parte delle denunce prodotte riguardano i documenti di identità personale (carte di identità, patenti di guida, tessere di riconoscimento) e solo in minima parte passaporti. Un elevato numero di denunce è anche quello relativo allo smarrimento dei certificati di proprietà (a causa del fatto che da alcuni anni non vi è più l’obbligo di portarlo a bordo del veicolo) e delle carte di circolazione dei veicoli, soprattutto quelli di automobili che devono essere vendute o rottamate. Altro elevato numero di smarrimenti denunciati riguarda i telefoni cellulari che spesso vengono riconsegnati in caserma dal cittadino che lo rinviene e a seguito di indagini si restituisce al legittimo proprietario. Ulteriore categorie di oggetti smarriti riguarda la perdita di carte di credito/debito e tessere sanitarie.

“I cittadini che smarriscono appartengono a tutte le fasce di età”, spiega il maggiore Claudio Scarponi, comandante della Compagnia di Pescara, “Nel caso dei giovani vi è spesso il reale smarrimento conseguente a distrazioni, mentre salendo con gli anni, capita che le denunce vengano sporte da cittadini che credono di aver smarrito il documento, mentre, successivamente, viene ritrovato in casa”.

“A volte i cittadini provvedono ad imbucarli nella casetta della posta e tramite Poste Italiane giungono in caserma per la riconsegna all’intestatario, negli altri casi vengono portati direttamente ai Carabinieri da chi li ha trovati”, continua il luogotenente Claudio Ciabattoni, comandante della Stazione di Pescara Principale.

Emblematico un episodio raccontato dai Carabinieri: il titolare di un centro per il ritiro di acquisti on line ha consegnato 37 documenti agli agenti, dimenticati in pochi mesi da cittadini sbadati che lo avevano utilizzato per il ritiro della merce. “In alcuni rari casi dietro la denuncia di smarrimento, soprattutto delle carte di identità e delle carte di credito ricaribili - precisa Riscaldati- si nascondono però reati, in particolare truffe online. Il Comando provinciale infatti sta lavorando anche sulla rendicontazione di tutti gli interventi che l’Arma svolge per litigiosità e sulle truffe online, dato che il fenomeno che sta diventando molto rilevante per la comunità pescarese”.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA


  • Pescara città di 'sbadati': 7mila denunce di smarrimento ai Carabinieri in un anno
  • Pescara città di 'sbadati': 7mila denunce di smarrimento ai Carabinieri in un anno