Pettino: celebrazione del 50°di Sacerdozio di Mons. Orlando Antonini


Il Nunzio apostolico prima in Bangladesh, Madagascar, Cile, Siria, Olanda, Francia, poi nella Segreteria di Stato


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
31/07/2018 alle ore 15:49



Il 4 agosto verrà celebrato, nella Chiesa di San Francesco d'Assisi a Pettino, alle ore 18:30, il 50° di Sacerdozio del Nunzio apostolico Mons. Orlando Antonini.

Concelebrante, tra gli altri, anche Padre Carmine Serpetti, il francescano insieme al quale fu ordinato il 29 giugno 1968 dall'Arcivescovo Mons. Costantino Stella, nella Chiesa abbaziale di Arischia.

Mons. Antonini ha condotto un’intensa vita diplomatica, nelle Nunziature di Bangladesh, Madagascar, Cile, Siria, Olanda, Francia, quindi, nella Segreteria di Stato, ed infine, come Nunzio Apostolico, in Zambia e Malawi, Paraguay, Serbia.

CHI È MON. ORLANDO ANTONINI

Don Orlando, nato a Villa Sant’Angelo il 15 ottobre 1944, allora frazione di San Demetrio ne’ Vestini, giovane prete 23enne, viene subito nominato vice Rettore al Seminario dell’Aquila, mentre nel 1970 gli vengono affidate per il servizio pastorale le Parrocchie di San Martino e S. Maria ab Extra, a Picenze, dove opera fino al 1976.

Con buon vigore, don Orlando da subito opera nelle parrocchie che gli sono affidate, avendo come punti di riferimento i principii del Concilio, di una Chiesa autentica, lontana dai privilegi, povera e attenta agli ultimi. Importante è la condivisione collaborativa con altri 5 parroci – don Natale Chelli, don Alfredo Cantalini, don Domenico Marcocci, don Lucio Antonucci, don Ruggero Gallo – con i quali ci sono intenti comuni nella preghiera e nelle iniziative, in primis nel non avanzare richieste di offerte per i servizi religiosi: Messe, funerali, matrimoni e così di seguito. Una “rivoluzione” che, per quanto in linea con le riforme del Concilio, qualche polemica all’epoca destò, soprattutto quando i sei giovani preti decidono che, per il loro sostentamento non affidato alle “entrate” dai servizi religiosi, devono necessariamente cercarsi un lavoro, compatibile con il loro ministero sacerdotale.

È così che don Orlando trova occupazione, presso la Piccola Opera Caritas di Padre Serafino Colangeli, che assiste ragazzi disagiati o portatori di handicap, allora sistemati in un’ala del Convento dei Frati minori di Paganica. Vi lavora quasi tre anni, addetto alla Segreteria, con significativa efficienza organizzativa e con una spiccata sensibilità “sindacale”, nel senso di promuovere la stipula di contratti al personale, fino ad allora retribuiti senza un criterio uniforme, dando regole certe sia riguardo le competenze nel lavoro che nel corrispettivo per le prestazioni. Il Mons. Carlo Martini, piacentino, per molti anni Nunzio apostolico in diversi Paesi del mondo, decide di avviare don Orlando, nel 1976, alla Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma, dove si formano i diplomatici della Santa Sede. In quel luogo don Orlando ha seguito i corsi di studi giuridici, di diplomazia e di lingue straniere, fino al marzo del 1980.

Completati gli studi accademici, inizia in quegli anni la lunga e impegnativa sequela di servizio nelle Nunziature apostoliche, dapprima come Segretario poi come Consigliere, che arricchiscono il suo bagaglio di esperienze in diversi e delicati scacchieri del mondo.

Dapprima (1980 – 1981) in Bangladesh, dove viene a contatto anche con la cultura indù. Poi in Madagascar (1981 – 1984), paese africano speciale, perché la sua popolazione è di antica ascendenza indonesiana. Dal 1984 al 1987 è in Siria, dove compie un’altra esperienza in una nazione a forte impronta mussulmana, ma con ancora una presenza cristiana dei primi secoli molto diversificata, ricca d’un patrimonio architettonico e artistico rilevante.

Dal 1987 al 1990, è destinato in Cile, dove collabora con il Nunzio Mons. Angelo Sodano, vivendo insieme alla Chiesa locale la difficile transizione dalla dittatura di Pinochet alla democrazia. Dal 1990 al 1993 è inviato in Olanda, paese europeo moderno e eccellentemente organizzato, ma che dal punto di vista religioso potrebbe definirsi postcristiano. Dal 1993 al 1995 è a Parigi, dove interagisce con la ricchezza culturale e artistica francese.

Nel 1995 e fino al 1999 rientra a Roma, presso la Segreteria di Stato, dove collabora con Mons. Jean-Louis Tauran e dove viene incaricato di seguire gli affari dei paesi del Centro America, tra cui Cuba. Proprio riguardo al paese caraibico, lavora alla preparazione dello storico viaggio di Giovanni Paolo II, nel 1998, al quale partecipa a seguito del Papa, così incontrando Fidel Castro e le personalità del regime.

Nel luglio 1999 Giovanni Paolo II lo nomina Nunzio Apostolico in Zambia e in Malawi, al contempo elevandolo alla dignità di Arcivescovo.

In questi paesi africani poveri può dispiegare la sua missione diplomatica, religiosa e di promozione umana, avviando con aiuti e donazioni dall’Italia la realizzazione di vari progetti sanitari e di sviluppo.

Nel 2006 papa Benedetto XVI lo invia in Paraguay, dove si trova a dover gestire lo spinoso caso del vescovo Fernando Lugo il quale, abbandonato il ministero sacro ed entrato in politica, nel 2008 viene eletto Presidente della Repubblica.

Infine, nel 2009, la nomina alla guida della Nunziatura apostolica di Belgrado, in Serbia, dove è impegnato a seguire i difficili problemi di una piccola Chiesa cattolica plurietnica e gli altrettanto complessi rapporti con la Chiesa serbo-ortodossa.

Vi rimane fino al 2015, quando, per sopraggiunti motivi di salute, rientra in Italia; chiede ed ottiene di vivere nella diocesi aquilana, nella sua Villa Sant’Angelo, dove ora vive in un MAP, prestando la sua collaborazione pastorale, quando occorre, alla Segreteria di Stato, all’Arcivescovo e al Parroco. Ancor più si dedica agli studi e alle ricerche che sempre l’hanno appassionato, sull’architettura religiosa e urbana.

In questa maniera sono nati testi di architettura sacra all’Aquila e nei paesi del Comitatus Aquilanus, come pure di storia locale connessa all’architettura urbana, diventati un vero punto di riferimento per studiosi e per chiunque voglia interessarsi di tali discipline. Lungo sarebbe l’elenco delle pubblicazioni edite - libri, saggi, articoli - un corpus di assoluto rilievo scientifico e culturale, cui si sono aggiunti dopo il terremoto del 2009 altri importanti volumi che postulano una ricostruzione post sismica al meglio della qualità delle architetture, con un imprescindibile riferimento alla Bellezza, di per sé cespite su cui investire per un turismo culturale e per il futuro economico dell’Aquila e del suo antico territorio.

50° DI SACERDOZIO DI MON. ANTONINI

Grande attesa, dunque, per questo 50° di Sacerdozio di Mons. Antonini e P. Carmine. Numerosi anche amici ed ospiti da fuori regione che verranno a salutare Mons. Orlando Antonini e P. Carmine Serpetti, in una celebrazione che rinnoverà le promesse di un sacerdozio fecondo, al servizio dell’intera comunità aquilana.

Intanto, domenica prossima, 29 luglio, ad un mese esatto dalla data di ordinazione, don Orlando verrà festeggiato dalla sua comunità parrocchiale di origine, Villa Sant’Angelo, con una solenne Concelebrazione Eucaristica all'aperto, alle ore 18:30, nella piazza del paese, le cui quinte edilizie sono già quasi tutte ricostruite, a simbolo ed augurio, appunto, di resurrezione per tutto il martoriato borgo, che dopo Onna, ha patito il maggior numero di morti (17) e le maggiori distruzioni.

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