Dalle retrovie all'avanguardia: perché Lega e M5S sono la malta di un nuovo blocco sociale


L'esperienza del "governo del cambiamento" potrebbe essere foriera di novità anche per l'Europa


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
27/07/2018 alle ore 14:31

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La luna di miele prima o poi finisce. E in politica più prima che poi. 

Purtuttavia appare una speranzella assai tenue quella di Matteo Renzi che raduna a cena i suoi fedelissimi cercando di rimotivarli in attesa di tempi migliori.

Ne' più ne' meno dell'auspicio di Silvio Berlusconi che, senza alcun evidente entusiasmo, ha cercato di ringalluzzire i pochi fedeli rimastigli con un pronostico da veggente e la storiella di un nuovo inizio chiamato "l'Altra Italia".

È vero che Di Maio e Salvini, chiusa la partita sfiancante delle nomine di Cdp, Rai, Ferrovie e incassato il decreto Dignità (voucher compresi), non potranno crogiolarsi troppo al sole.

Ed è altrettanto vero, certissimo, che in autunno dovranno sudare le note sette camice con Tria, coi funzionari "sinistri" dell'economia e con i burocrati di Bruxelles per far seguire i fatti alle promesse elettorali in materia di sgravi fiscali ai cittadini e alle imprese.

Si chiamasse flat tax o abbattimento delle aliquote o vattelappesca il taglio delle tasse che tutta Italia, ma proprio tutta, aspetta sarà il loro vero, duro, banco di prova. L'esame di maturità di questo governo.

Ma, ciò detto, evidenziate queste indubbie criticità, che siano ancora Renzi e Berlusconi i prossimi competitor dei Dioscuri gialloverdi non ci crede più nessuno: forse, nell'intimo, neppure i diretti interessati. Non serve dar occhio ai sondaggi, seppur chiarissimi.

Il successo di Lega e M5S non è piovuto dal cielo: è un successo dovuto essenzialmente al desiderio fortissimo di cambiamento, al bisogno urgente di smetterla con le chiacchiere e di sentire invece risposte convincenti a problemi reali.

Ragion per cui il governo gialloverde non è, come qualche analisi superficiale ancora racconta, l'incontro tra opposti o diversi, ma la malta che sta cementando un blocco sociale tutto nuovo: i tantissimi che hanno di meno contro i pochi che hanno tantissimo.

Blocco che l'anno prossimo -sic stantibus rebus- porterà al tracollo dell'opprimente e insulso duopolio Ppe-Pse in tutto il Vecchio Continente. Duopolio di cui Matteo Renzi è stato espressione e di cui Silvio Berlusconi è stato succube.

Si, potrebbe accadere davvero. Potrebbe accadere che l'Italia, per la prima volta, passi dalle retrovie all'avanguardia. Alla testa di una nuova stagione che regali una nuova e diversa possibilità all'Europa delle Nazioni. Una nuova luna di miele. Per l'unica Europa possibile.

 

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