Soget, dipendenti in piazza: "No a licenziamenti collettivi, serve tavolo tecnico nazionale"


Dopo 10 anni passa di mano il servizio di riscossione dei tributi. Allarme per 140 posti di lavoro in Abruzzo


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
30/06/2017 alle ore 15:30



Sospendere la procedura di licenziamento già avviata nei confronti degli ufficiali di riscossione e sollecitare la convocazione del tavolo tecnico nazionale. A presidiare davanti alla sede pescarese dell’azienda in Via Venezia, i lavoratori e le lavoratrici della Soget, in occasione dello sciopero proclamato a livello nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

“Siamo qui dalle 8 di questa mattina–spiega Lucio Cipollini Filcams Cgil Pescara- per protestare contro i licenziamenti collettivi attivati nei confronti di 26 Ufficiali di Riscossione operanti nelle Regioni Abruzzo, Puglia e Calabria, di cui 20 Ufficiali nella regione Abruzzo. Siamo molto preoccupati delle prospettive occupazionale dell’azienda – continua il sindacalista - perché dal 1 luglio entrerà in vigore la riforma approvata di recente in parlamento. Da domani, infatti, la riscossione dei tributi locali (servizi di cui finora si è occupata la Soget) potrà essere affidata all’Agenzia nazionale di Riscossione".

“La riforma però - incalza Cipollini- non ha previsto alcuna tutela per il personale che attualmente svolge tale servizio. Ciò comporterebbe una perdita dell’ 80 per cento circa del fatturato dell’azienda”, riferisce l’esponente di Filcams Cgil. “La Soget Spa si occupa di Riscossione dei Tributi per gli Enti Locali da 10 anni e dei 320 dipendenti 140 sono abruzzesi. Le ricadute – conclude- potrebbero essere molto pesanti”.

Secondo Simona Tucci, Rsa Uiltucs “il governo avrebbe esperito una riforma delle riscossione che ha visto la tutela dei dipendenti di Equitalia, dimenticando quelli che sono i dipendenti delle sue società scorporate. La Soget è una società scorporata che nasce con la L. 248/2015 - sottolinea Tucci- la stessa legge che ha visto nascere Equitalia. Il 6 luglio ci sarà un tavolo davanti al ministero del Lavoro, perché sino ad oggi non si è riusciti a trovare un accordo con le organizzazioni sindacali”, fa sapere la rappresentante Uiltucs. "Noi ci auguriamo che a quel tavolo l’azienda possa tornare indietro sui suoi passi e permetterci di portare a termine i tavoli tecnici, grazie anche all’appoggio che la Regione Abruzzo ha manifestato in questi giorni - dice Simona Tucci-. Nei due incontri di lunedì mattina e ieri pomeriggio, il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli ha manifestato il suo massimo impegno affinché questi tavoli vengano fatti nel più breve tempo possibile. E finalmente si è concretizzata la convocazione dell’Anci e dei parlamentari abruzzesi”.

 

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