Le assunzioni strategiche dei "fedelissimi" salveranno D'Alfonso?


Forza Italia accusa: "Il Senatore non rassegnerà le sue dimissioni fino a quando non porterà a termine la sua interminabile opera delle assunzioni"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
25/07/2018 alle ore 16:21



Le assunzioni strategiche dei "fedelissimi" salveranno D'Alfonso? Forza Italia accusa: "Il Senatore non rassegnerà le sue dimissioni fino a quando non porterà a termine la sua interminabile opera delle assunzioni"

I Consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri hanno evidenziato come alla Regione Abruzzo si stiano verificando assunzioni strategiche e strumentali, finalizzate alla salvezza di un Governo traballante, commentando: “Siamo ai saldi di fine stagione”.

Ed ancora: “Con D'Alfonso altro che metodi da Prima Repubblica”.

I Consiglieri hanno poi aggiunto: "Il Senatore D'Alfonso non rassegnerà le sue dimissioni da Presidente fino a quando non porterà a termine la sua interminabile opera per le assunzioni all'interno della Regione Abruzzo e degli Enti strumentali, per continuare a sistemare i suoi fedelissimi” sottolineando come ciò serva a rafforzare la sua posizione "traballante" all'interno di un Partito Democratico ormai con i minuti contati.

Ed ancora, rimarcando come all'Arta sia stato assunto il marito del vice sindaco di Spoltore, hanno così dichiarato: "L'ultimo fortunato è Giovanni Tremante, marito di Chiara Trulli, vice sindaco di Spoltore. La 'sveltina' dalfonsiana nasce dalla Delibera numero 501 del 16 luglio con la quale si approva l'assunzione di un Dirigente Amministrativo, per la durata di tre anni, all'ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela del Territorio) attraverso una procedura concorsuale iniziata nel lontano 2016”.

Hanno quindi proseguito: “È incredibile come il Presidente, nel pieno della sua incompatibilità, continui ad elargire incarichi, prebende e assunzioni, con il silenzio assordante della sua maggioranza, diventata ormai ubbidiente e accondiscendente ai suoi capricci, pur di mantenere le poltrone per qualche mese in più da Consigliere regionale. Soliti nomi, soliti personaggi per incarichi ben retribuiti”, evidenziando la situazione scandalosa e vergognosa, relativa alle innumerevoli consulenze a vario titolo che continuano a verificarsi all'interno di Enti importanti, quindi spiegando: “all'ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico) abbiamo consulenze, per complessivi 500 mila euro, per ingegneri tra cui risulterebbe incaricato, come si evince dagli elenchi pubblicati sul sito, l'ing. Francesco Lamparelli già in organico presso il Consorzio di Bonifica Sud di Vasto, assunto a tempo determinato per tre anni in qualità di Responsabile Settore Tecnico come da Delibera n. 153 del 02.05.2018. I consorziati del vastese sono solo chiamati a pagare i canoni raddoppiati, mentre i pescaresi vengono chiamati a lavorare all'interno dell'Ente".

Hanno dunque continuato, rilevando numerose illegittimità: “Ricordiamo che l'attuale Direttore generale dell'Ersi, Tommaso Di Biase, un architetto pescarese di 68 anni ed ex assessore comunale, riveste questo ruolo in maniera presumibilmente illegittima, tant'è che abbiamo presentato un esposto all'Anac. Una Regione dove ai giovani e brillanti professionisti abruzzesi si preferisce un Direttore ultra sessantenne all'ERSI e un Presidente, Tullio Tonelli, ultra settantenne a TUA”.

Febbo e Sospiri hanno poi illustrato il medesimo scenario anche all'interno dell'ACA di Pescara (Azienda Comprensoriale Acquedottisitica), dove, in poco più di due anni, l'Ente pescarese ha raggiunto, per incarichi esterni a vario titolo, una spesa di un milione di euro circa.

Hanno spiegato: “Solo negli ultimi 12 mesi sono stati elargiti incarichi per un ammontare di 550.394 mila euro. Mentre all'ARIC (Agenzia di informatica e committenza), soggetto aggregatore voluto fortemente da D'Alfonso, assistiamo come per magia al rinnovo anticipato dei contratti delle collaborazioni esterne. Contratti che sarebbero scaduti a ottobre 2018 ma vengono prorogati di un anno”.

Hanno infine concluso i consiglieri: “Stessa premura e preoccupazione D'Alfonso le riserva per i suoi collaboratori: ben 35 figure alle sue dipendenze, di cui alcuni vedono aumentare il loro compenso ed altri prorogati i propri contratti nonostante le sue imminenti dimissioni”, rimarcando il metodo tutto dalfonsiano che caratterizza l'Ente Regione e gli Enti strumentali.

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