Majella, allarme della SOA per un canale trasformato in"fogna"


De Sanctis: "La presenza di scarichi non depurati è un problema che sta colpendo anche le aree più delicate e importanti dal punto di vista naturalistico della regione".


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
24/07/2018 alle ore 07:42



Intervento dei Carabinieri forestali del Parco di Pescocostanzo a seguito dell’allarmante segnalazione da parte della SOA (Stazione Ornitologica Abruzzese), di un canale trasformato in "fogna".

Un canale dunque divenuto una vera e propria fogna nel pieno Parco Nazionale della Majella: è quanto è stato osservato, durante un sopralluogo, dai volontari della Stazione Ornitologica Abruzzese, sabato 21 luglio, in località Quarto Grande - Pizzo di Coda, a Pescocostanzo.

Lo sgradevolissimo fetore non aveva lasciato spazio ad alcun dubbio: tutto confermato dalle immagini raccolte dall'associazione, che mostravano l'acqua del canale rifluire nel Fosso La Vera, in cui si rilevava il forte contrasto tra le acque limpide e quelle sporche.

La SOA ha dunque inviato un filmato ai Carabinieri Forestali del Parco di Pescocostanzo, che hanno già avviato le attività di ricognizione sul posto e le indagini per risalire ai responsabili.

Augusto De Sanctis, il Presidente della SOA Onlus, ha così commentato l’episodio: "La presenza di scarichi non depurati è un problema che sta colpendo anche le aree più delicate e importanti dal punto di vista naturalistico della regione; dopo il Sangro a Pescasseroli nel Parco nazionale d'Abruzzo, ci siamo trovati davanti a questo scempio in un altro Parco nazionale, quello della Majella”, ricordando come nella zona dei Quarti ci siano specie animali e vegetali acquatiche rarissime e protette a livello comunitario, quali il Tritone crestato, un anfibio, e la Rovella, un pesce.

Ed ancora, ha proseguito: “In questi luoghi, la cura e il rispetto del territorio dovrebbero essere ancor più stringenti. Ovviamente collaboreremo con le forze dell'ordine perché i responsabili del caso specifico siano puniti, ma è necessaria in generale un'azione efficace sul tema della depurazione nella regione visto che siamo stati già condannati a livello europeo e altre sanzioni sono in vista perché l'Abruzzo non soddisfa i requisiti europei per la gestione degli scarichi”.

Ed infine ha concluso De Sanctis: “In particolare anche nell'agglomerato di Pescocostanzo è urgente completare quanto prima tutte le opere necessarie e programmate, per migliorare l'efficienza del collettamento delle acque di scarico e del depuratore".

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