Perché Roseto al Centro contesta la nuova giunta


Il servizio di Bike Sharing non ancora partito


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
22/07/2018 alle ore 23:28



Enio Pavone ex sindaco del comune di Roseto, contesta il nuovo sindaco Sabatino Di Girolamo , inerente al servizio di Bike Sharing servizio attualmente non ancora partite nel comune rosetano.

“Siamo infatti arrivati oramai a metà estate e, cittadini e turisti, si stanno chiedendo che fine abbia fatto quell’innovativo e molto apprezzato servizio di Bike Sharing che prese avvio, nove anni fa, con il Sindaco Di Bonaventura, - dichiara Pavone - e che l’Amministrazione che ho avuto l’onore di guidare ha esteso e potenziato sia come numero di biciclette che come numero di postazioni. Questo servizio è sempre stato molto apprezzato perché consente, con una postazione a nord, una a sud ed una nella zona centrale di Roseto ai turisti ed ai cittadini di poter lasciare le loro autovetture e utilizzare per gli spostamenti all’interno della Città le biciclette a prezzi contenuti” sottolinea Pavone.

“L’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo è però riuscita a distruggere anche questo servizio – prosegue l’ex primo cittadino – siamo infatti arrivati al 20 luglio e le centinaia di biciclette che l’Amministrazione comunale ha in dotazione, di cui più di 100 ottenute grazie ad un contributo di due imprenditori privati nel corso del mio mandato, sono nei garage e nei ripostigli dei locali comunali invece che essere messe a disposizione di cittadini e turisti. Siamo dinanzi all’ennesima brutta pagina scritta dal Sindaco Di Girolamo e che contribuisce, assieme al lungomare che è ancora un cantiere aperto per la pista ciclabile, alla Villa Comunale chiusa, all’Arena 4 Palme inagibile, ai parcheggi a pagamento dislocati in maniera frenetica e schizofrenica, alla tassa di soggiorno, alla scarsa pulizia delle spiagge libere ed alla scarsa manutenzione generale del territorio, a dare un’immagine certamente non all’altezza delle tradizioni turistiche della città di Roseto degli Abruzzi” conclude Enio Pavone.

 

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