Una delegazione del Comitato per la Difesa dell’Ospedale, guidata da Antonio Spadaccini, ha incontrato i capigruppo del Consiglio Regionale per presentare proposte atte a migliorare i servizi dell’Ospedale del Vastese.
Il Comitato ha illustrato agli esponenti del Consiglio Regionale la grave situazione in cui versa l’attuale presidio ospedaliero, invitando il presidente Di Pangrazio a verificare personalmente lo stato delle cose.
Durante l’incontro è stato inoltre presentato un documento in cui sono contenute tutte le proposte, elaborate in collaborazione con le OO.SS. e con i sindaci del Comprensorio, per far fronte a un così drammatico scenario.
Le principali richieste vertono sulla gestione delle risorse finanziarie, per una distribuzione più equa delle stesse a favore del San Pio. Secondo il Comitato, infatti, i più recenti investimenti sarebbero stati indirizzati su Chieti, Lanciano e Ortona. Di 143 impegni di spesa, 4 soltanto sarebbero stati assegnati al presidio ospedaliero vastese.
COSA FARE
È stata chiesta la ristrutturazione del Pronto Soccorso, l’attivazione immediata dell’OBI (Osservazione Breve Intensiva) con staff medico-infermieristico adeguato e della sala Emodinamica. A ciò si aggiungono la ristrutturazione dell’ UOC di Cardiologia e UTIC, l’adeguamento urgente degli organici alle necessità clinico assistenziali delle UU.OO.CC. dei reparti Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Radiologia, Gastroenterologia e Neurologia.
Il Comitato ha sottolineato l’importanza di espletare concorsi per coprire posti vacanti come quello di Direttore delle UOC, conservare l’UOC di Gastroenterologia con relativi posti letto in deroga a quanto previsto nell’ultimo piano aziendale e conservare la direzione medica di presidio.
La delegazione ha proposto, inoltre, il ripristino del servizio di refezione, l’aumento degli spazi assistenziali e dei parcheggi, trasferimento dell’obitorio in locali più consoni e il completamento del procedimento amministrativo per realizzare il nuovo ospedale le cui risorse finanziarie sarebbero già disponibili.
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