Si chiamerà Università dell’Adriatico: non arretra il rettore dell’Università Gabriele D’Annunzio Chieti-Pescara, alla faccia delle critiche e dei campanili, e così ieri Sergio Caputi ha presentato la sua proposta al consiglio di amministrazione dell’ateneo. Accolta. La delibera però non sarà immediatamente esecutiva: Caputi vuole incontrare prima le forze politiche. Un semplice atto di cortesia, visto che la decisione è stata già approvata.
Ma alla fine, e contrariamente ai pronostici, persino il sindaco di Chieti Umberto Di Primio si dichiara d’accordo. E’ vero che Caputi ha intenzione di acquistare Palazzetto Veneziani nel centro storico di Chieti, e l’idea di portare un pezzo di università nel cuore della città ha ammorbidito persino il rigido campanilismo del primo cittadino.
“Sono certo – scrive Di Primio – che la nuova denominazione, grazie alla qualità dell’offerta formativa, aiuterà la “d’Annunzio” ad assumere il ruolo di protagonista di alta formazione per l’intero bacino adriatico e di leader in quella dimensione geopolitica che è la macro regione adriatico- ionica. Per ottenere risultati importanti non si può operare avendo paura.Fermo restando che gli uffici del Rettorato e il Campusrimarranno presso la sede di Chieti, questione mai messa in discussione né mai neppure immaginata dal Rettore, il mio lavoro sarà quello di fare in modo che una Università sempre più forte sia elemento trainante anche dell’economia cittadina».
Chiusa la bocca a Di Primio, il resto verrà a ruota. Ma deve essergli costata tanta fatica, al sindaco, la letterina con cui ha sciolto la sua riserva: tanta emozione, pure. E infatti nelle prime tre righe si rivolge “alla governante dell’Ateneo”.
ps 1: no, sindaco, Caputi non è la governante dell’Ateneo. Semmai è la governance. Ma questo è un dettaglio.
ps2: È che la facoltà di lingue è una di quelle pescaresi e Di Primio non frequenta volentieri
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