L'Aquila, Biondi a opposizione Pd: i nemici della città? Sono fuori dalle nostre mura


Discorso di insediamento nel nuovo primo cittadino. Che parla all'opposizione dem (e non risparmia allusioni al governatore D'Alfonso)


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
28/06/2017 alle ore 15:11



 

“Sono convinto che su alcune questioni bisogna marciare uniti, maggioranza e opposizione, troppo spesso i nemici di questa città sono stati fuori le mura, non dentro”. Il neo sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi punta al bersaglio grosso nel suo discorso di insediamento. Non fa nomi, ma poi a margine del debutto con la fascia tricolore, l’allusione viene sciolta, eccome. “Chiedete a D’Alfonso” dice riferendo il suo primo pensiero al Presidente della Regione. Che durante la campagna elettorale non si è mai fatto vedere. Neppure per accogliere i ministri come Maurizio Martina venuti in città per sostenere Chicco Di Benedetto del Pd.

 

Ma oggi non è giorno di polemiche. E anzi la grandezza dell’impresa che ha letteralmente terremotato il Pd induce Biondi ad essere di manica larga. Anche con gli avversari acerrimi come Cialente. Che Biondi ha voluto al suo fianco quando ha indossato per la prima volta la fascia da sindaco e durante tutto il discorso del passaggio delle consegne. “Non so se tutta questa gente è qui per la fine del regno del Sire Massimo Cialente o per un passaggio importante per questa città” ha detto Biondi, sottolineando con una certa perfida ironia, la fine di un’era per Palazzo Fibbioni. E senza omettere di ricordare come “io e Massimo in passato ce le siamo date di santa ragione, perché siamo due animali politici, ma non politici di professione - ha tenuto a precisare - nel senso che la politica la viviamo con grande passione e impegno. Abbiamo sempre avuto rispetto reciproco” che cerca lo sguardo di Cialente. Dandogli atto di averlo chiamato subito, sia la notte delle elezioni, che il giorno dopo. “Ieri siamo anche andati a Roma insieme e mi ha consentito di esercitare le mie funzioni benché ancora non ci fosse il passaggio ufficiale.

Sono sicuro che, in futuro, quando ne avrò bisogno, sarà a disposizione per il ‘riassunto delle puntate precedenti’”.

 

“Io proverò a fare il sindaco a tutto tondo, quello che studia ma anche quello che parla con la gente, che si confronta e ipotizza soluzioni con grande laboriosità che è la stessa laboriosità che ho richiesto ai dirigenti, agli amministratori della Partecipate e a tutti coloro che ho incontrato in questi giorni.  Dobbiamo essere tutti indistintamente - conclude Biondi - al servizio di questa città che ha bisogno di soluzioni concrete a tante incognite e situazioni non definite”.