Siria: viceministro Esteri russo, Mosca risponderà ad "azioni unilaterali" Usa




Categoria: ESTERI
28/06/2017 alle ore 13:06



Mosca, 28 giu 11:28 - (Agenzia Nova) - La Russia ha lanciato un avvertimento oggi agli Stati Uniti affinché evitino “azioni unilaterali” in Siria, minacciando possibili rappresaglie. Il viceministro degli Esteri russo, Gennady Gatilov, ha risposto oggi a quanto dichiarato nei giorni scorsi dalle autorità Usa riguardo ai preparativi per un nuovo possibile attacco chimico delle forze governative siriane in zone controllate dai ribelli. “Sono solo speculazioni – ha detto Gatilov – non basate sui fatti”. Gatilov ha aggiunto che “i tentativi Usa di aggravare le tensioni in Siria sono inaccettabili” e che le truppe russe in Siria non pongono alcuna minaccia ai militari statunitensi presenti nel paese. “La minaccia di azioni Usa relative al rispetto dei trattati internazionali provocherà la risposta della Russia e il rischio di nuovi conflitti”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo emesso questa mattina.

"Gli Stati Uniti hanno identificato potenziali preparativi per un altro attacco con armi chimiche ad opera del regime di Assad che provocherebbe verosimilmente l'uccisione in massa di civili, tra cui bambini innocenti", si legge in una nota della Casa Bianca di lunedì 26 giugno. Tramite il suo portavoce Sean Spicer, Washington ha lanciato un chiaro avvertimento a Damasco: "Come abbiamo precedentemente affermato, gli Stati Uniti sono in Siria per eliminare lo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria. Se tuttavia Assad conduce un nuovo attacco di massa usando armi chimiche, lui e i suoi militari pagheranno un alto prezzo", ha detto Spicer. Il Cremlino ha già risposto a queste dichiarazioni, definendole "inaccettabili".

Lo scorso 24 maggio, il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ha dichiarato di conoscere quali gruppi terroristici posseggono armi chimiche in Siria. Secondo Shoigu la maggior parte dei filmati che mostrano l’uso di queste armi contro i civili sarebbero "una messa in scena". "Quando giungono informazioni che il gruppo Fronte al Nusra (legato ad Al Qaeda) possiede componenti di armi chimiche, sappiamo in modo specifico dove e da chi", ha affermato Shoigu ai componenti della Camera alta del parlamento russo. "Siamo assolutamente convinti che la maggior parte dei video e delle relazioni siano una messa in scena", ha affermato il ministro della Difesa.

L'eventualità che i video che testimonierebbero l'uso di armi chimiche non siano autentici è stata ventilata lo scorso 4 maggio da una fonte militare e diplomatica consultata dall'agenzia di stampa russa "Sputnik". Un video circolato nei giorni precedenti su internet che mostra l'uso di armi chimiche contro i civili in Siria sarebbe stato girato su ordine di un paese europeo, secondo la fonte. Il filmato sarebbe fittizio e per girarlo sarebbero stati coinvolti 70 residenti della provincia di Idlib e 30 mezzi, tra cui ambulanze e camion dei pompieri, ha aggiunto la stessa fonte. In base a informazioni confermate da diversi media, una troupe dell'emittente satellitare "Al Jazeera" ha filmato il video sul presunto uso di armi chimiche da parte delle forze governative siriane con l'appoggio di un paese europeo, conclude la fonte.

Lo scorso 4 aprile sono apparsi video su un presunto attacco chimico avvenuto nei pressi di Idlib, a Khan Shaykhun, in seguito al quale la comunità internazionale ha chiesto un'indagine professionale sotto gli auspici dell'Opac (Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche). In risposta a tale episodio, di cui è stato accusato il governo di Damasco, gli Stati Uniti, lo scorso 7 aprile, hanno lanciato un attacco missilistico contro la base aerea siriana di Shayrat, da cui probabilmente sarebbero partiti i caccia responsabili dell'attacco di Khan Shaykhun.

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