Gero & Di Matteo, lo strappo



di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
28/06/2017 alle ore 06:41



Attenti a quei due. Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo ci riprovano. E questa volta al loro arco hanno 4 frecce: le sconfitte dei ballottaggi. Una riunione semi carbonara nei giorni scorsi, prima ancora della debacle elettorale, per mettere la firma su un nuovo movimento civico, “Abruzzo insieme”, che partirà in modo soft, come associazione politico-culturale e poi chissà. Insieme a loro anche Mario Olivieri, Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola: ce la metteranno tutta per fare lo sgambetto al presidentissimo Luciano D’Alfonso. Ieri la decisione di schiacciare l’acceleratore: di fronte all’inerzia del Pd sanno che troveranno terreno fertilissimo.

Il movimento nasce dentro il consiglio regionale e qui farà campagna acquisti. In cantiere già ci sono alcune mosse: la mozione di sfiducia per il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, fratello di Gianni appena sconfitto ad Avezzano da Gabriele De Angelis, per il quale Gerosolimo si è speso con tutte le sue forze; poi le dimissioni di Di Matteo (che potrebbe essere sostituito proprio da sua Peppanza) come segnale di discontinuità con la giunta in carica, ma soprattutto fucile puntato su D’Alfonso.

Magari sarà un film già visto, magari si dirà che serve per alzare il prezzo, magari sarà soltanto un tentativo. Ma intanto il movimento è nato, e la prossima settimana ci sarà il resto.
Di Matteo di fatto è in rotta di collisione col Pd, e recentemente si è visto agli happening di Articolo uno. Gerosolimo ha necessità di trovare un suo spazio in vista delle prossime Politiche e Regionali, e chi più ne ha più ne metta. Certo che la batosta politica ha riacceso le speranze di Gero & Di Matteo, soprattutto dopo la dichiarazione rilasciata dal governatore al Messaggero:

“Questa sconfitta mi consentirà di fare il salvatore della patria”,

affermazione che a gente e partiti normali farebbe venire i brividi ma in casa Pd tiene desta la speranza di non aver perso ancora tutto.

Nel frattempo ieri il Consiglio regionale è saltato: tutti troppo occupati non a leccarsi le ferite ma a decidere le candidature alle prossime elezioni. Gridano allo scandalo i pentastellati:

“Il consiglio regionale non si fa! A deciderlo è stata la maggioranza dalfonsiana che ha convocato una riunione dei capigruppo questa mattina poche ore prima dell’inizio della seduta d’Aula. Siamo al limite della sopportazione: sono sei mesi che questo consiglio regionale non produce atti concreti per la Regione. Tra rinvii e discussioni inutili, il consiglio è ostaggio di un Non-Governo che singhiozza dentro e fuori dall’aula e che trasuda debolezza strutturale e amministrativa. L’Assenza del Presidente D’Alfonso dimostra che la debacle amministrativa del Partito Democratico deve aver inferto il colpo di grazia! Ora tutti i consiglieri regionali sembrano solo proiettati verso le elezioni politiche e l’unico pensiero dei consiglieri di centrosinistra e centrodestra, scelti dagli abruzzesi per migliorare la regione in cui vivono, è abbandonare la Regione per la scalata al Parlamento! Se chi governa la Regione ha altro a cui pensare, se l’obiettivo è solo accomodarsi su poltrone più grandi e più comode, si faccia da parte e lasci governare noi!”

ps: invece no: si arroccheranno alle poltrone ancora di più. Soprattutto col rischio di perderle alle prossime elezioni.

 

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