I potenti fuori dai giochi: ecco la novità di Russia 2018


Premiati quegli strani omoni dei portieri, grandi, grossi e eccessivi, una volta vittime scontate o quasi della filosofia del calcio di rigore


di Silvio Sarta
Categoria: (S)arti Mondiali
02/07/2018 alle ore 07:56

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A Russia 2018 un rigore...può salvare la vita. Nel senso, ci mancherebbe, della permanenza nel tabellone che giorno dopo giorno esce dall'affollamento iniziale, manco fossimo stati a Pontida dove l'acqua del Po e quella del Volga si confondono e vorrebbero bagnare il mondo intero... 

Al Mondiale intanto, nella logica dei pronostici del tempo che fu, la griglia di chi avanza è del tutto sbilanciata da una parte, però il campo esige e trova la sua accettabile bilancia. I calci di rigore, appunto, per giunta dopo i supplementari, fanno tornare ad una sorta di bianco e nero del pallone, dopo i colori arcobaleno della Francia e dell'Uruguay.

Russia e Croazia, prima di sfidarsi negli ormai prossimi quarti di finale, si liberano nell'ordine di una Spagna esasperante nella sua lentezza e della Danimarca, arrivata comunque in alto. Se le stelle se ne vanno a casa, la ribalta ieri ha premiato quegli strani omoni dei portieri, grandi, grossi e eccessivi, una volta vittime scontate o quasi della filosofia del calcio di rigore, oggi psicologicamente soverchianti.

Dunque: Italia e Olanda mai arrivate a Mosca e dintorni, Germania fuori ai gironi, Argentina e Spagna agli ottavi, Brasile scricchiolante all'inizio (oggi contro il Messico e a controllare Svizzera-Svezia)...il Mondiale ha perso ufficialmente la sacralità di facciata di gran parte dei potenti del torneo, considerando anche il Portogallo...

La Germania poi, come suo costume, tende ad esagerare, con la Merkel che non riesce più ad aggrapparsi nemmeno al canotto degli ultimi migranti e con le Mercedes della Formula 1 che, ieri in Austria, hanno rotto insieme il motore dopo addirittura 63 anni di monotona regolarità sulle piste di tutto il mondo.

Ma si avanti, gente... nella consapevolezza, crediamo ormai condivisa e deglutita a forza, che qui l'Italia sarebbe inciampata persino sui lacci dei propri scarpini...Non vi è riprova?

Ovvio...Ma come detto all'alba rossa e russa del torneo...E' il Mondiale bellezza, e nessuno, figuriamoci noi, può farci nulla...

 

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