Si è dimessa Sabrina Di Pietro, la direttrice amministrativa della Asl di Chieti: contro la sua nomina, risalente ormai a più di un anno fa, aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti il presidente della Commissione di vigilanza della Regione Abruzzo Mauro Febbo. “E’ illegittima”, aveva scritto l’esponente forzista, che sosteneva che la Di Pietro non avesse i requisiti per ricoprire quell’incarico avendo svolto attività di direzione tecnica presso una struttura per anziani e non in una struttura sanitaria accreditata. E proprio in questi giorni la Corte dei Conti aveva mandato alla Asl una richiesta di acquisizione di documenti in merito alla sua nomina. Che era stata già contestata, rispetto ai requisiti, ai tempi in cui aveva ricoperto lo stesso incarico alla Asl dell’Aquila. Al suo posto dovrebbe essere nominata Tiziana Petrella, direttore del dipartimento risorse economiche, tecniche e patrimonio della Asl di Pescara.
Sabrina Di Pietro
Un direttore amministrativo tutto di un pezzo, la Di Pietro, che ha seguito fin dai primissimi passi il project financing Maltauro, ma considerata dal governatore Luciano D’Alfonso una delle principali ispiratrici del giudizio negativo che ha poi compromesso l’esito dell’istruttoria della Asl di Chieti sul progetto. Tanto da portare il presidente ad avocare la pratica e a metterla nelle mani di un suo fedelissimo.
Tutti ricordano una violentissima riunione alla Regione in cui D’Alfonso insultò pesantemente la Di Pietro, davanti a tecnici e dirigenti. E le persone a lei vicine raccontano che forse, a dispetto della denuncia di Febbo, è stato proprio quello il momento in cui lei ha cominciato a pensare seriamente di abbandonare. Tornerà a fare il dirigente della Pubblica istruzione, cultura e servizi sociali al Comune di Spoltore, la città in cui vive con le due figlie e in cui il marito, ex presidente del consiglio comunale, è stato appena rieletto.
“Nessuno mi ha difesa, mi hanno lasciata sola”,
ha confidato alle persone amiche Sabrina Di Pietro che, mentre lavorava all’istruttoria del project Maltauro, veniva pesantemente bersagliata dalla maggioranza e dall’opposizione regionale. Sola, senza nessuno che avesse preso posizione per difenderla: sarebbe proprio questo il motivo per cui ha deciso, lunedì scorso, di firmare la lettera di dimissioni che sono state accolte dal manager Pasquale Flacco venerdì scorso.
Riunione per Maltauro
Una poltrona maledetta, quella di direttore amministrativo della Asl di Chieti. Dal 2010 ad oggi si sono dimessi ben cinque direttori: Angelo Tanese, Giancarlo Barrella, Silvia Cavalli, Stefano Spadano, e ora la Di Pietro. Senza contare che dal 2014 all’aprile 2016, anno della sua nomina, la Asl è rimasta senza direttore amministrativo.
ps: ma adesso bisognerà seguire bene il caso Maltauro, e vedere come andrà a finire. In quelle pagine, si capirà anche meglio perchè anche la Di Pietro si è dimessa.