Germania, il ministro dell'Interno de Maizìere traccia un bilancio della legislatura




Categoria: ESTERI
23/06/2017 alle ore 12:58



- (Agenzia Nova) - In una lunga intervista rilasciata al quotidiano “Handelsblatt” il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maizìere, parla a tutto campo della sicurezza e del suo futuro, in vista delle elezioni politiche del prossimo settembre. Il ministro si sofferma anzitutto sugli impegni più pressanti, a partire dal vertice del G20 che si terrà il 7 e l’8 luglio ad Amburgo. La sicurezza, assicura de Maizìere, sarà ampiamente garantita dalle autorità competenti, che stanno lavorando all'evento da mesi. Sono previste manifestazioni violente da parte di anarchici e contestatori stranieri, e resta elevata l'allerta per possibili attentati terroristici. Il ministro si concentra poi sulle questioni legate all'agenda di governo, e in particolare al tema assai dibattuto della sicurezza e dell'espansione delle attività di sorveglianza. Durante la prossima legislatura, spiega de Maizìere, la Germania si è impegnata ad includere nel proprio ordinamento efficaci misure di sicurezza informatica per proteggere i cittadini e le grandi infrastrutture critiche, come gli ospedali. Un primo passo in questo senso, spiega il politico della Cdu, è la legge per il controllo, attraverso un software, dei dispositivi informatici privati messa in discussione giovedì, che consentirà di sorvegliare le conversazioni sul web dei soggetti ritenuti pericolosi. E' necessario, afferma il ministro, che le autorità possano accedere alle conversazioni criptate tra individui, nell'ambito di rigorose norme costituzionali, per combattere il terrorismo e l'odio. Per il momento, però, i fornitori di servizi di messaggistica, come Facebook, paiono non voler collaborare con le autorità tedesche, e contestano in particolare l'idea di dover vigilare sui contenuti delle loro piattaforme secondo criteri mal definiti. I fornitori di servizi di comunicazione informatici, sostiene però de Maizìere, devono sottostare agli stessi obblighi di legge degli operatori delle telecomunicazioni. "Non ci possono essere aree in cui lo Stato non abbia possibilità d’accesso per la lotta contro la criminalità", afferma il ministro. Il Governo tedesco, rivendica, ha fatto per la lotta contro questi tipi di crimini quanto mai era stato fatto finora, ad esempio istituendo nuove agenzie di polizia e sicurezza, e rafforzando la collaborazione fra polizie statali e quella federale. A questo proposito, afferma il ministro dell'Interno, è necessario trarre un insegnamento dall'attentato di Berlino dello scorso anno, e dalle falle esibite dell'apparato di sicurezza tedesco nei confronti dell'attentatore Anis Amri. Le agenzie del paese devono dotarsi degli stessi standard e intraprendere un processo di progressiva integrazione, non solo nella lotta al terrorismo. La buona notizia, rimarca de Maizìere, è che "nonostante l’aumento della popolazione (dovuta all'arrivo di oltre un milione di immigrati in un anno, ndr), non sono aumentati i crimini in modo significativo". Quella cattiva, ammette subito il ministro, "è che sono aumentate le forme di criminalità violenta. In generale è peggiorata la società nel suo insieme, non solo quella della Rete, e questo deve preoccupare". Anche per questo motivo, dice de Maizìere, “sostengo la proposta di legge del ministro della Giustizia Heiko Maas” contro i crimini commessi in Rete, dove “non vi è alcun diritto all’anonimato. Non si possono lasciare impuniti commenti fomentatori d’odio", sostiene il ministro. Nel campo della sicurezza informatica "si possono fare ulteriori passi in avanti, ma molto è già stato fatto". Il Ministro sembra certo della propria conferma anche nella prossima legislatura, e si dice pronto a "portare a termine il lavoro iniziato".

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