domenica 29 settembre 2024
domenica 29 settembre 2024
Secondo quanto rilevato dalla Asl Lanciano- Vasto-Chieti, i fumatori in provincia di Chieti risultano essere meno numerosi che in tutta la regione.
Il Servizio di epidemiologia igiene e sanità pubblica (Siesp), nell'ambito del Sistema di Sorveglianza della popolazione adulta "Passi" (“Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia”, un programma che mira a stimare la frequenza e l'evoluzione dei fattori di rischio per la salute legati ai comportamenti individuali), propone un ritratto dei fumatori in provincia di Chieti: si tratta per lo più di persone di sesso maschile, con un’età compresa tra 18 e 49 anni, che hanno un livello di istruzione medio e che presentano talvolta lievi problemi economici (il 33%). Nello specifico, sulla base di quanto rilevato, risulta che: l'abitudine al fumo è più diffusa tra gli uomini che tra le donne (rispettivamente 29% e 21%), nella fascia d'età compresa tra 18 e 34 anni (36%), un po' meno (appena due punti più giù) nella categoria 25-34 anni.
Il numero di sigarette fumate in media al giorno è pari a 12, ma supera il pacchetto quotidiano il 27% dei fumatori.
I dati elaborati dal Siesp sono riferiti al periodo 2015-2017, durante il quale a livello provinciale è risultato fumatore il 25% della popolazione adulta in età compresa tra 18 e 69 anni. Il 19%, invece, si è detto ex fumatore, vale a dire che ha smesso da oltre sei mesi, mentre il 56% non ha mai fumato.
Hanno partecipano tutte le regioni italiane, attraverso campioni di residenti in età compresa tra 18 e 69 anni estratti in modo casuale dagli elenchi delle anagrafi regionali. Personale della Asl, specificamente formato, ha effettuato interviste telefoniche (circa 25 al mese per Asl) con un questionario standardizzato. I dati sono stati poi trasmessi in forma anonima e registrati in un archivio unico nazionale.
Si tratta quindi di percentuali confortanti, a sostegno della Asl Lanciano Vasto Chieti, che sembra dunque trionfare rispetto ad altre realtà abruzzesi ed anche ad altre regioni.
Smettere non è tuttavia semplice, perché nel 91% dei casi è fallito il tentativo tra quanti ci hanno provato, mentre al momento della rilevazione il 6% stava ancora tentando. Al di là dell'esito finale, le persone che hanno provato a liberarsi delle sigarette lo hanno fatto in gran parte da sole (82%), il 3% ha fatto ricorso ai farmaci, l'11% ha "svapato".
I fumatori, però, rispettano le regole del vivere civile ed i divieti, rinunciando alla sigaretta nei luoghi pubblici e di lavoro nel 91% dei casi. Nella propria abitazione, invece, viene consentito al 17% degli intervistati, magari solo in alcune stanze, mentre le regole domestiche diventano più severe se sono presenti minori di 15 anni.
I dati sono stati diffusi in concomitanza con la "Giornata nazionale senza tabacco", prevista per domani, giovedì 31 maggio.
Intanto il Centro antifumo, presso la Pneumologia dell'Ospedale di Chieti, ha ripreso la sua attività rivolta ad utenti e dipendenti Asl. con l'obiettivo di dissuadere dal tabagismo e al fine di attuare una diagnosi precoce dei danni correlati al fumo. La modalità di accesso per i pazienti ricoverati prevede la normale richiesta di consulenza indirizzata alla Pneumologia, specificando che la prestazione è richiesta al Centro antifumo. Per i pazienti esterni è invece necessaria l'impegnativa del medico di medicina generale nella quale indicare la dicitura "visita presso Centro antifumo"; per informazioni possono chiamare il numero: 0871.358648. La prenotazione per i pazienti esterni può avvenire attraverso il Centro unico di prenotazione della Asl. La prestazione del Centro prevede l'intervento specialistico di medico e psicologo.
Il Servizio pneumotisiologico territoriale della Asl è a disposizione dei cittadini che possono contattare il numero 0871.358200.
twitter@ImpaginatoTw
