Rifiuti, Mazzocca: no a termovalorizzatore in Abruzzo, governo modifichi decreto


Illustrato lo stato delle procedure di infrazione UE che interessano la regione Abruzzo


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
19/06/2017 alle ore 15:53



Un investimento complessivo di circa 43 milioni di euro - con fondi statali e regionali - per interventi di bonifica su 40 siti abruzzesi che ospitavano in passato discariche e attualmente oggetto di due distinte procedure di infrazione da parte dell'Unione Europea. E' l'importo finanziato dalla giunta regionale (utilizzando le risorse dei fondi Fas, Cipe e del Masterplan), per scrivere la parola fine su vicende che si trascinano in molti casi da decenni.

È quanto emerge dalla conferenza di questa mattina, nella sede pescarese della regione, sulle procedure di infrazione UE attivate nei confronti della Regione Abruzzo nel settore della gestione del ciclo dei rifiuti.

Ad illustrare le procedure il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Mario Mazzocca, il direttore del dipartimento opere pubbliche Emidio Primavera e il dirigente del servizio rifiuti Franco Gerardini.

La prima procedura di infrazione (2003/2007- sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 02/12/2014) riguarda 25 ex discariche, per le quali sono stati stanziati 24 milioni e mezzo di euro. Gli interventi di bonifica si sono già conclusi in 15 siti, in altri 4 sono in fase finale, mentre in 6 casi i lavori di bonifica sono ancora in corso. “La procedura- ha spiegato il responsabile ORR Franco Gerardini- ha già prodotto una sanzione di 10 milioni di euro allo Stato italiano, che a sua volta ha avviato una procedura di rivalsa nei confronti della Regione, attualmente sospesa ai fini dell’individuazione delle rispettive responsabilità”.

 

La seconda procedura 2011/2215 riguarda il mancato adeguamento delle discariche alla direttiva 1999/31/Ce (la c.d. Direttiva discariche). In questo caso non è stata applicata alcuna sanzione, ma vi è stato un parere motivato della Commissione europea e fa riferimento agli interventi post chiusura (c.d.capping) di 15 impianti, di cui 12 pubblici e 3 privati (Francavilla al Mare, Corfinio e l’Aquila). A disposizione ci sono 18,35 milioni di euro (di cui 12 milioni dal Masterplan), che saranno assegnati ai Comuni, cui spetterà bandire e gestire gli appalti, oltre a seguire gli interventi.

 

Oggetto di una terza procedura d'infrazione dell'Ue 2015/2165 è anche il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti per mancato adeguamento nei termini previsti dalla normativa comunitaria. “Il PRGR , che doveva essere approvato entro la fine del 2013, è in dirittura d’arrivo- ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale - e si basa sul concetto di 'economia circolare' per ridurre in maniera massiccia il volume dei rifiuti conferiti in discarica. "Contiamo – ha continuato Mazzocca- di portare il provvedimento all'esame del consiglio regionale entro il mese prossimo. L'obiettivo che ci poniamo è ambizioso: arrivare nel 2030 a una percentuale del 5 per cento di rifiuti da smaltire in discarica".

Mazzocca ha anche ribadito il 'no' della Regione alla realizzazione di un termovalorizzatore in Abruzzo. "Con la conclusione dell'iter di approvazione del nuovo piano - ha aggiunto - che ha visto una condivisione dei contenuti con i portatori di interesse di tutti i territori, questo nostro orientamento ha oggi basi ancora più solide, tanto che nei prossimi giorni verrà formalizzata una delibera di giunta con cui si chiede al governo nazionale la modifica del decreto che ipotizza la presenza di un inceneritore nella nostra regione".